La via per la libertà si fa
più stretta per Lyle e Erik Menéndez. Il procuratore
distrettuale di Los Angeles, Nathan Hochman, non crede che i due
fratelli - condannati all'ergastolo nel 1996 per aver ucciso a
fucilate i propri genitori nell'agosto del 1989 - siano pronti
per lasciare il carcere. "Prima dobbiamo essere sicuri che
abbiano riconosciuto appieno il proprio reato". Su questo punto
"non ci siamo proprio", ha detto più volte in conferenza stampa
Hochman, "perché i due non hanno mai dichiarato di aver agito a
sangue freddo. Da più di 30 anni, anzi, insistono nel dire di
aver agito per legittima difesa e tutte le prove evidenziano che
questa è una menzogna".
"Finché non sarò informato di una loro inequivocabile,
sincera e piena ammissione dell'atto compiuto non posso
ammettere nessun procedimento per rivedere il processo", ha
concluso Hochman, che a novembre ha vinto le elezioni contro il
più progressista George Gascón.
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