"Mai visto nulla di così devastante, sta crollando tutto. Aiutateci". Dal Myanmar, duramente colpito dalle due devastanti scosse di terremoto che hanno fatto tremare il Paese nella tarda mattinata, rimbalzano le prime testimonianze. E i pochi racconti di chi ha perso tutto, in un Paese sotto la giunta dei militari dove anche le comunicazioni sono bandite con l'accesso a Internet fortemente limitato.
La foto di una donna con il suo bimbo piccolissimo in grembo tra le macerie, diventa così subito virale. E racconta, la disperazione dei birmani che in un momento così difficile, non riescono neanche a comunicare al mondo il proprio dolore. Con le principali voci che arrivano solo dagli ospedali, da quei pochi medici che sono entrati in contatto con il resto del mondo, e che descrivono uno scenario di morte e devastazione. A raccontare le ore più buie, mentre il bilancio delle vittime sale di ora in ora e si scava tra le macerie in cerca di segnali di vita, è uno dei pochi media, il Myanmar Now: "Sta scoppiando un incendio nel nostro quartiere e molte persone sono rimaste ferite e si teme che alcune siano morte", ha raccontato un residente di Mandalay. Anche altre città vicine, come Kyaukse, Pyin Oo Lwin e Shwebo, hanno segnalato forti scosse. I filmati sui social media hanno mostrato edifici crollati a Rangoon, l'ex capitale, e a Naypytaw, la capitale amministrativa della giunta al potere. Crollato anche il grande mercato di Thabyagygone, affollato poco dopo le due del pomeriggio. Le ricostruzioni e le testimonianze sono arrivate prima che i siti web ufficiali controllati dalla giunta andassero offline.
Il Bangkok Post riporta alcune tragiche testimonianze dall'ospedale di Naypytaw, danneggiato dal sisma, dove è incessante l'arrivo dei feriti, anche gravissimi. Con il pronto soccorso dell'ospedale quasi al collasso e praticamente inaccessibile per un'auto, schiacciata sotto il pesante cemento dell'ingresso crollato, che ne ostruisce l'entrata.
"Sono arrivati ;;molti feriti, non avevo mai visto niente del genere prima" - ha detto un medico dell'ospedale all'Afp -.
"Stiamo cercando di gestire la situazione. Sono esausto".
"Centinaia di feriti stanno arrivando, ma anche l'edificio del pronto soccorso è crollato", hanno detto i funzionari della sicurezza dell'ospedale.
Un team di giornalisti dell'Afp si trovava al Museo nazionale di Naypyitaw quando si è verificato il terremoto, e hanno riferito di pezzi del soffitto caduti e crepe che si aprivano a vista nei muri. Raccontando una situazione di caos, con le poche strade agibili intasate dal traffico che ostacola il passaggio dei mezzi di soccorso.
Il panico si è diffuso in fretta anche a Bangkok, dove un dirigente di polizia ha detto di aver sentito persone che urlavano chiedendo aiuto, intrappolate tra le macerie dopo il crollo di un grattacielo di 30 piani in costruzione. "Ho sentito persone che chiedevano aiuto, gridavano 'aiutatemi'", ha detto all'Afp. "Stimiamo che centinaia di persone siano rimaste ferite, ma stiamo ancora determinando il numero delle vittime".
"Temo che siano state perse molte vite. Non abbiamo mai assistito a un terremoto con un impatto così devastante prima", ha aggiunto.
"Stavo facendo shopping in un centro commerciale quando ho notato alcuni cartelli muoversi, quindi sono corso fuori più velocemente possibile", ha detto Attapong Sukyimnoi, un broker.
"Sapevo che dovevo raggiungere uno spazio aperto, è stato un istinto". Ma stavolta, per molti, non è bastato.
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