La visita della presidente del consiglio italiana, Giorgia Meloni, a Washington da Donald Trump ''non ci preoccupa perché tutte le voci che permettono un dialogo con gli Stati Uniti sono benvenute, tanto più che la signora Meloni ha indicato lunedì, attraverso la sua delegazione, che era solidale con l'Unione europea e che fa parte dell'Unione europea".
La portavoce del governo francese, Sophie Primas, al termine del consiglio dei ministri all'Eliseo, ha risposto così a chi chiedeva se Parigi temesse che la visita di Meloni a Washington potesse spezzare la necessaria unità europea dinanzi ai dazi di Trump. ''Ovviamente - ha proseguito Primas - è questa unità che ci è indispensabile mostrare agli Stati Uniti. Ancora una volta: nessuna inquietudine''
La precisazione della portavoce arriva dopo che il ministro francese dell'Industria, Marc Ferracci, rispondendo a una domanda sul "rischio che Giorgia Meloni" incontrando Donald Trump a Washington il 17 aprile "giochi da sola", ha risposto che "se cominciamo ad avere discussioni bilaterali, questa dinamica" di unità europea "che attualmente è presente finirà per spezzarsi".
"Il rischio c'è, è un rischio presente fin dall'inizio, perché sappiamo che Donald Trump ha una strategia abbastanza chiara e semplice: dividere gli europei. Di fronte a questo rischio dobbiamo essere uniti, perché l'Europa è forte solo se è unita", ha osservato il ministro
"Lunedì, nel corso dalla discussione tra i ministri europei del Commercio, si è riscontrata un'unità piuttosto ampia sulla necessità di dare una risposta ferma, anche se non tutti i Paesi erano necessariamente allineati sui tempi previsti per questa risposta", ha spiegato Ferracci, ribadendo la necessità per l'Europa di mostrare "unità, fermezza" e "proporzionalità".
"Se rispondiamo" con "l'escalation, che purtroppo è quello che sta accadendo tra Stati Uniti e Cina, i nostri posti di lavoro, le nostre imprese e i nostri territori ne risentiranno inevitabilmente", ha sottolineato. In un'altra intervista alla televisione pubblica francese - secondo quanto riporta Politico - anche il ministro per gli Affari europei francese, Benjamin Haddad, ha messo in luce che la forza dell'Europa risiede nella sua unità, rispondendo a una domanda sulla visita di Meloni a Washington.
"Se si va negli Stati Uniti divisi, si pensa di essere più forti rispetto al farlo tutti e ventisette, con 450 milioni di persone?" che compongono il mercato unico continentale, ha detto Haddad. "Vedremo cosa" Meloni "avrà da dire: ci possono essere discussioni, tuttavia è nel nostro interesse collettivo avere una risposta unita e ferma, piuttosto che divisioni", ha aggiunto.
Weber, 'sostengo la visita di Meloni in Usa, difende l'Ue'
"Accolgo con favore tutti i tentativi di parlare con Trump. Meloni e Tajani pensano e lavorano nella prospettiva di difendere gli interessi dell'Europa. I leader populisti invece stanno svendendo i nostri interessi di europei". Lo ha detto il presidente del Ppe, Manfred Weber, alla conferenza stampa di presentazione del Congresso del partito di Valencia.
A chi gli ha chiesto se tra questi leader ci fosse anche Matteo Salvini, Weber ha risposto: "Ci sono tanti leader populisti in Europa".
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