Le autorità turche hanno bloccato
il profilo X del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, sospeso
dall'incarico dopo l'arresto per corruzione il 19 marzo.
Come ha potuto constatare l'ANSA, non è in questo momento
possibile visualizzare dal Paese l'account di Imamoglu, che è
seguito da oltre 9,7 milioni di persone. Se si prova ad
accedervi, appare il messaggio: "Account bloccato:
@ekrem_imamoglu è stato bloccato in TR (Turchia) in risposta a
una richiesta legale".
Secondo il Centro per la Lotta alla Disinformazione (Ddm),
l'account è stato bloccato a causa di un'indagine avviata dalla
Procura di Istanbul riguardo a un messaggio condiviso da
Imamoglu su X il 24 aprile, che "potrebbe costituire il reato di
istigazione a commettere un reato". Il portale EngelliWeb, che
monitora i siti web bloccati in Turchia, ha dichiarato che il
profilo del sindaco "è stato bloccato ai sensi dell'articolo 8/A
della legge n. 5651, per motivi di tutela della sicurezza
nazionale e dell'ordine pubblico".
Imamoglu è ritenuto il principale avversario del presidente
turco, Recep Tayyip Erdogan, e si trova da quasi due mesi in
custodia cautelare nel carcere di Silivri, alla periferia di
Istanbul. Dopo l'arresto, ha utilizzato il suo account X,
tramite i suoi avvocati, per condividere messaggi critici nei
confronti del governo e per mobilitare la popolazione a
protestare contro la sua detenzione. Su X, Imamoglu ha
frequentemente condiviso immagini e video delle manifestazioni
di massa a suo favore che si sono tenute a Istanbul, Ankara,
Smirne e molte altre città turche e proseguono regolarmente.
Anche ieri sera, il sindaco ha condiviso filmati di un raduno
davanti all'università di Istanbul per protestare contro il suo
arresto.
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