Una giudice di Santa Cruz, città
della Bolivia orientale, ha annullato gli atti del fascicolo
processuale riguardanti Evo Morales per il caso di presunta
tratta di persone; lo ha confermato oggi Jorge Pérez, avvocato
dell'ex presidente della Bolivia. Lo rende noto il sito del
quotidiano boliviano El Deber.
"Sono stati annullati gli atti della procura fino al 2
ottobre 2024, il che significa che non esiste alcuna imputazione
formale, non esiste alcun mandato di cattura e che sono stati
annullati gli atti del fascicolo processuale del giudice del
caso", ha detto Pérez in una conferenza stampa a Santa Cruz,
sottolineando che "in questo momento non esiste nemmeno
un'ordinanza definitiva che dichiari Morales latitante".
"Pertanto, in esecuzione di questa sentenza costituzionale,
l'ex presidente può uscire e circolare liberamente in tutto il
territorio nazionale e trasferirsi in qualsiasi parte del
pianeta desideri, poiché sono stati appena restituiti i suoi
diritti costituzionali. È stata fatta giustizia", ha precisato
Pérez.
Romer Saucedo, presidente della Corte supremo di giustizia
della Bolivia, ha commentato sui suoi social media che non
condivide "la posizione dei giudici, che permettono ai cittadini
accusati di atti di pedofilia di deridere la giustizia".
Su Morales, dall'anno scorso rifugiatosi nel Tropico di
Cochabamba sotto la protezione dei suoi supporter, pendeva sino
ad oggi un ordine di cattura perché, secondo la procura di
Tarija, nel sud del paese, quando era presidente avrebbe messo
incinta e avuto una figlia con una minorenne.
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