Il presidente del Senato della
Bolivia, Andrónico Rodríguez, fino a poco fa considerato uno
degli alleati più stretti di Evo Morales, ha ufficialmente
confermato sabato la sua candidatura alle elezioni presidenziali
del 17 agosto.
In questo modo lo storico movimento del Movimento al
socialismo (Mas) fondato da Morales e alla guida del Paese da 25
anni, si presenterà diviso in tre candidature, con l'attuale
presidente Luis Arce - entrato in carica nel 2020 - in cerca di
rielezione dopo aver sottratto la guida del Mas al suo leader
storico, e Morales, che estromesso dal partito da lui fondato si
presenta con la nuova sigla Evo es Pueblo.
Il 36enne Rodríguez, che i sondaggi già davano in testa prima
ancora che confermasse la candidatura, ha sciolto i dubbi dopo
settimane di campagna elettorale nell'ombra. Lo ha fatto in un
comizio nella città di Oruro, dove ha accettato ufficialmente la
proclamazione dei suoi sostenitori.
"Voglio ringraziare tutti i fratelli e le sorelle presenti
(...) e voglio esprimere in risposta a questa richiesta:
accetto", ha detto.
Originario della regione di coltivazione della coca del
Trópico de Cochabamba, bastione politico di Evo Morales,
Rodríguez era considerato l'erede politico del leader del Mas,
che adesso lo giudica invece "un traditore".
Ma la destra arriverà alle elezioni ancora più divisa con
almeno cinque candidati in lizza, tra i quali l'imprenditore
Samuel Doria Medina e l'ex presidente Jorge Quiroga.
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