Medici, farmacisti, operai edili,
infermieri, studenti e rappresentanti della minoranza indigena
hanno aderito ieri allo sciopero a tempo indeterminato indetto
dagli insegnanti a Panama per chiedere l'abrogazione della legge
462, che riforma il Fondo di previdenza sociale.
La paralisi, a cui hanno aderito diversi settori sociali,
condanna anche l'accordo di sicurezza firmato con gli Stati
Uniti dal governo di José Raúl Mulino, che prevede tra l'altro
l'installazione sul territorio di basi militari americane.
Un altro punto della protesta riguarda la decisione
dell'esecutivo di aprire la miniera di rame di Donoso (Colón),
nonostante una sentenza della Corte suprema del novembre 2023
che ha dichiarato incostituzionale il contratto firmato dallo
Stato e ordinato la chiusura delle sue attività. Centinaia di
manifestanti hanno scandito slogan contro l'amministrazione del
presidente Mulino, insediatosi con un mandato quinquennale il 1
luglio 2024.
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