Circa 2.000 persone hanno partecipato
a Madrid a un corteo per la giornata contro la violenza sulle
donne, secondo dati del governo spagnolo diffusi da Rtve. Alla
manifestazione, convocata da alcune associazioni femministe,
hanno aderito anche diversi esponenti del Partito Socialista
(Psoe), tra cui la ministra per l'Uguaglianza Ana Redondo.
Le manifestanti hanno scandito cori di sensibilizzazione e
protesta: "Neanche una in meno, ci vogliamo vive" o "basta
giustizia patriarcale", sono stati alcuni dei messaggi espressi.
Esposti anche cartelli con i nomi delle donne vittime di
femminicidi (quest'anno sono state finora 52, secondo la
statistica ufficiale).
Il corteo è uno dei due indetti a Madrid in giornata contro
la violenza sulle donne: a partire dalle 18, infatti, ne è in
programma un secondo, al quale aderiranno altri esponenti
politici e collettivi. I segnali di divisione all'interno del
variegato movimento femminista spagnolo, emersi in particolare
negli ultimi tempi in merito a questioni come la discussa legge
per l'autodeterminazione delle persone transessuali approvata
nella precedente legislatura, sono uno degli aspetti
maggiormente sottolineati dai media iberici. Proprio su questo
si è soffermata Redondo, con un appello "all'unità" espresso in
dichiarazioni a cronisti. "Non è importante a che manifestazioni
partecipiamo", ha detto, "ma che si senta forte e chiara la voce
delle donne e di tutte le persone femministe contro ogni tipo di
violenze sulle donne". Cortei contro la violenza sulle donne
sono in corso o in programma nelle prossime ore in molte città e
località spagnole.
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