Il governo britannico di Keir Starmer ha annunciato per sabato una nuova riunione - questa volta in video - fra i leader della cosiddetta 'coalizione dei volenterosi', ossia di quei Paesi disposti a contribuire in varia forma a garantire la pace in Ucraina dopo un eventuale accordo di cessazione delle ostilità con la Russia. Lo ha reso noto oggi Downing Street.
La videocall seguirà le riunioni in presenza fra vertici militari e ministri della Difesa promosse in parallelo a Parigi dal presidente Emmanuel Macron a partire da domani.
E intanto Starmer ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente americano Donald Trump per discutere in particolare dell'obiettivo di "una pace duratura in Ucraina". Lo riferisce Downing Street precisando che il premier britannico ha aggiornato Trump sulle iniziative diplomatiche britanniche e nello stesso tempo ha auspicato "un esito positivo" dei colloqui ucraino-americani in Arabia Saudita, tale da "permettere una ripresa del sostegno militare e d'intelligence" di Washington verso Kiev.
"L'Ucraina ha cercato la pace fin dal primo secondo della guerra. E abbiamo sempre detto che l'unica ragione per cui la guerra continua è la Russia": lo ha dichiarato in un messaggio sui social media il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, alla vigilia dei colloqui bilaterali in Arabia Saudita fra delegati di Ucraina e Stati Uniti.
Nei colloqui bilaterali di domani in Arabia Saudita, "l'Ucraina cercherà di convincere gli Stati Uniti a riprendere la (condivisione di) intelligence e il supporto militare, convincendo Donald Trump che Volodymyr Zelensky vuole una rapida fine della guerra con la Russia": lo scrive il Financial Times, che cita "funzionari informati sui preparativi per i negoziati" di Riad, che hanno detto che Kiev "è pronta a proporre un cessate il fuoco parziale con Mosca sugli attacchi di droni e missili e sulle operazioni nel Mar Nero".
"L'obiettivo di qualsiasi negoziato tra le autorità ucraine e statunitensi in Arabia Saudita sarà, in particolare, quello di concordare una ripresa dell'assistenza", ha affermato nei giorni scorsi Fedir Venislavskiy, parlamentare ucraino del partito di Zelensky e membro della Commissione parlamentare per la sicurezza nazionale, citato dal Ft.
"Le tattiche sono cambiate", secondo Volodymyr Fesenko, analista politico di Kiev, anch'egli citato dal quotidiano finanziario. "Ora la cosa più importante è normalizzare le relazioni con gli Stati Uniti e, se prima il piano era di ottenere prima le garanzie di sicurezza e poi spingere per un cessate il fuoco, ora è ovvio che l'ordine sarà diverso. Trump dice che l'Ucraina non vuole un cessate il fuoco, quindi il nostro obiettivo è dimostrare agli Stati Uniti che siamo pronti ad agire il più rapidamente possibile e ad avviare negoziati diretti con la Russia", ha aggiunto l'esperto ucraino.
La Russia e gli Usa sono ancora "nella fase iniziale del percorso" negoziale per ripristinare le loro relazioni e il cammino che li attende "è piuttosto lungo e difficile". Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando tuttavia che "i due presidenti hanno espresso la volontà politica in questa direzione". Nonostante Donald Trump e Vladimir Putin abbiano avuto finora una sola conversazione telefonica, si è trattato di un momento "abbastanza costruttivo per dialogare e risolvere i problemi", ha osservato il portavoce, citato dall'agenzia Interfax.
La Russia e gli Usa non hanno in programma nuovi colloqui questa settimana a Gedda dopo l'incontro di domani nella capitale saudita tra delegazioni di Washington e di Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, smentendo indiscrezioni diffuse dalla Cnn.
"No, non è vero", ha detto Peskov, citato dall'agenzia Interfax in merito ai presunti nuovi contatti russo-americani. Alla domanda di cosa si aspetti Mosca dai colloqui tra ucraini e americani, Peskov ha risposto: "Non importa cosa stiamo aspettando noi. Ciò che conta è cosa stanno aspettando gli Stati Uniti. A vari livelli abbiamo ripetutamente sentito affermazioni secondo cui gli Stati Uniti stanno aspettando che gli ucraini dimostrino il desiderio di fare la pace".
"In effetti - ha insistito Peskov - probabilmente tutti stanno aspettando questo. I membri del regime di Zelensky vogliono davvero la pace o no? Questo è molto importante e deve essere determinato"
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