In occasione della 58ma sessione
del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, l'Italia ha
organizzato, insieme allo Universities Network for Chidren in
Armed Conflicts, un side-event sull'impatto delle nuove
tecnologie, in particolare l'intelligenza artificiale, sui
bambini e le bambine che vivono nei contesti di conflitti
armati. Con la partecipazione della Rappresentante Speciale
delle Nazioni Unite per i Bambini nei Conflitti Armati, Virginia
Gamba, l'evento ha permesso di evidenziare come la rapida
evoluzione delle nuove tecnologie presenti sfide senza
precedenti per la pace e la sicurezza internazionale e per i
diritti umani, in particolare dei bambini, anche attraverso
tattiche di reclutamento digitale, sorveglianza e dispiegamento
di sistemi autonomi.
"È importante adottare un approccio globale e integrato,
riconoscendo che pace, sicurezza e sviluppo sostenibile sono
fortemente interconnessi con i diritti umani, il diritto
internazionale umanitario e il disarmo" ha sottolineato il
Rappresentante Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite a
Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi. Egli - sottolinea un
comunicato della Rappresentanza - ha evidenziato come le
complesse sfide poste dai conflitti armati contemporanei,
incluso l'uso delle tecnologie digitali e dell'intelligenza
artificiale, abbiano un impatto sproporzionato sui bambini che
necessitano pertanto di una tutela rafforzata.
"Siamo candidati a diventare membro del Consiglio dei Diritti
Umani per il mandato 2026-2028 e faremo in modo di continuare a
contribuire, in tale veste, alla protezione dei diritti umani
sia all'interno del Consiglio che nelle relazioni con tutte le
agenzie delle Nazioni Unite competenti". L'Ambasciatore ha
rappresentato l'importanza di costruire partenariati anche con
la società civile e il mondo accademico e di realizzare campagne
di sensibilizzazione internazionale a favore della sicurezza dei
bambini nei conflitti armati.
Tra i relatori, il Professor Fausto Pocar ha ricordato
l'importanza che i principi di proporzionalità, precauzione, e
distinzione siano sempre rispettati, anche alla luce dei rischi
posti dalle armi automatiche.
L'evento, promosso anche da Kazakhstan, Filippine e Slovenia, ha
rappresentato il primo passo per l'affermazione di un paradigma
innovativo di multilateralismo che coniughi la dimensione del
disarmo con i diritti umani e il diritto internazionale
umanitario per il mantenimento della pace e della sicurezza
internazionale in un mondo contraddistinto da sfide sempre più
complesse.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA