Oltre a riempire di emozione e sorpresa i presenti in Piazza San Pietro e chi assisteva al rito in tv, la comparsa di papa Francesco domenica sul sagrato vaticano al termine della messa per il Giubileo degli ammalati - la sua prima uscita da Casa Santa Marta dopo la dimissione due settimane fa dal Policlinico Gemelli - ha riaperto le speranze dei fedeli di poter vedere il Pontefice anche ai prossimi riti della Settimana Santa e del Triduo pasquale, o almeno a qualcuno di essi.
"Si valuterà volta per volta in base alle condizioni e ai miglioramenti del Santo Padre", è stata sempre la risposta della Sala stampa alle domande su questo argomento. Già ieri, comunque, e in base agli evidenti miglioramenti che gli stanno portando le terapie farmacologiche e le fisioterapie sia motorie che respiratorie, il Papa ha mostrato di poter partecipare, magari per breve tempo, a uno degli eventi giubilari cui lui personalmente teneva, quello dedicato agli ammalati e al mondo della sanità.
Ed è una situazione che potrà ripetersi, se ce ne saranno le condizioni, sia per gli appuntamenti pasquali, sia per altri prossimi eventi del Giubileo. Per quanto riguarda la Settimana Santa, pur delegando la celebrazione delle liturgie a dei cardinali (già allertati, ma il cui ruolo non è stato ancora ufficializzato), bisognerà vedere se e come Francesco potrà presenziare domenica prossima alle 10 in Piazza San Pietro al rito della Domenica delle Palme. Poi in ballo c'è il Giovedì Santo, la messa del Crisma alle 9.30 nella Basilica di San Pietro, mentre è arduo pensare a una sua uscita dal Vaticano nel pomeriggio per la messa "in Coena Domini" col tradizionale rito della lavanda dei piedi. Doppio appuntamento anche il Venerdì Santo, con la celebrazione della Passione nella Basilica Vaticana alle 17 e la tradizionale Via Crucis al Colosseo, per la quale in pole position c'è il cardinale vicario di Roma, Baldo Reina. Restano la lunga e impegnativa Veglia pasquale del Sabato santo, alle 19.30 nella Basilica di San Pietro, praticamente la celebrazione più solenne di tutto l'anno liturgico, quindi la messa della domenica di Pasqua in Piazza San Pietro alle 10.30, con la successiva Benedizione 'Urbi et Orbi': specie in quest'ultimo caso, magari delegando la lettura del messaggio pasquale (al cardinale Pietro Parolin?), la presenza benedicente del Papa avrebbe sicuramente un grande valore per tutta la Chiesa, e non solo. Resta il fatto che, anche se non sarà lui a leggerle - l'uso della voce, fortemente provato dalla polmonite bilaterale, deve ancora ristabilirsi - saranno del Papa le omelie e i messaggi destinati alla lettura da parte dei celebranti incaricati.
Ma non finisce qui, perché già la settimana seguente incalzano in rapida sequenza altri grandi eventi giubilari, come il Giubileo degli Adolescenti (25-27 aprile) con la messa di canonizzazione di Carlo Acutis, Il Giubileo delle persone con disabilità (28-29 aprile), il Giubileo dei lavoratori (1-4 maggio), il Giubileo degli imprenditori (4-5 maggio): tutte situazioni in cui la presenza del Pontefice è molto attesa, specie per il nuovo santo adolescente Acutis, "patrono del web".
"Non escludo che il Santo Padre ci faccia altre sorprese. Lo conosciamo. Ormai che è uscito, quando ci saranno le condizioni piano piano vedrete che riprenderà", ha detto in un'intervista al Tg1 il prof. Sergio Alfieri, coordinatore dell'equipe medica che ha avuto in cura il Papa al Gemelli, e che gli aveva prescritto due mesi di convalescenza "protetta", il più possibile senza incontrare persone e gruppi. "Certo adesso ci sarà il tira e molla tra lui, che vorrà sempre più stare in mezzo al suo popolo, alla gente, e noi medici che non è che vogliamo trattenerlo però vogliamo fargli osservare la convalescenza", ha aggiunto. Comunque, "lui non è più malato.
Quando era in ospedale è stato immunodepresso e quindi ci sono stati dei problemi. Adesso non è più immunodepresso, adesso non è più malato. E' in convalescenza. Ha appena fatto due settimane. Speriamo che rispetti le altre sei".
Intanto, com'era stato già annunciato da Buckingham Palace, non prevede alcun incontro col Papa il programma in Italia, da oggi al 10 aprile, di re Carlo d'Inghilterra e della regina consorte Camilla.
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