Sono cuochi e infermieri, autisti e tecnici, fioristi ma anche confessori. Intorno al conclave gira un ampio mondo di collaboratori che lunedì dovrà giurare riservatezza. Non potranno rivelare né in questi giorni né mai che cosa vedono e che cosa sentono in quello che è il momento più importante nella vita della Chiesa: la scelta del nuovo Papa.
Lunedì alle 17.30, nella Cappella Paolina giureranno tutti coloro che saranno addetti al prossimo conclave, sia ecclesiastici che laici, a norma della costituzione apostolica Universi Dominici Gregis. La formula del giuramento, che sarà un atto privato, lontano da telecamere e giornalisti, è solenne e comporta, nel caso del mancato rispetto, la pena più alta nella Chiesa, ovvero la scomunica.
"Prometto e giuro di osservare il segreto assoluto con chiunque non faccia parte del Collegio dei Cardinali elettori, e ciò in perpetuo - diranno domani -, a meno che non ne riceva speciale facoltà data espressamente dal nuovo Pontefice eletto o dai suoi Successori, circa tutto ciò che attiene direttamente o indirettamente alle votazioni e agli scrutini per l'elezione del Sommo Pontefice. Prometto parimenti e giuro di astenermi dal fare uso di qualsiasi strumento di registrazione o di audizione o di visione di quanto, nel periodo della elezione, si svolge entro l'ambito della Città del Vaticano, e particolarmente di quanto direttamente o indirettamente in qualsiasi modo ha attinenza con le operazioni connesse con l'elezione medesima".
Ad assicurare che per sempre terranno per loro quanto vissuto nei giorni del conclave, nel corso dei quali non potranno avere alcun contatto, neanche con i familiari, sono: il segretario del collegio cardinalizio, il Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, i cerimonieri pontifici, l'ecclesiastico scelto dal cardinale che presiede il conclave perché lo assista nel proprio ufficio, i religiosi addetti alla sagrestia pontificia, i religiosi di varie lingue per le confessioni, i medici e gli infermieri, gli addetti agli ascensori del palazzo apostolico, il personale addetto ai servizi della mensa e delle pulizie, il personale della floreria e dei servizi tecnici, gli addetti al trasporto degli elettori dalla Domus Sancta Marta al palazzo apostolico, il colonnello e un maggiore del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, addetti alla sorveglianza vicino alla Cappella Sistina, il direttore dei servizi di sicurezza e della protezione civile dello Stato della Città del Vaticano con alcuni suoi collaboratori.
Il giuramento sarà pronunciato davanti al card. Kevin Joseph Farrell, il camerlengo, alla presenza di due testimoni, protonotari apostolici.
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