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Processione, messa e anello, i riti di inizio pontificato

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Processione, messa e anello, i riti di inizio pontificato

Sull'altare anche il pallio. Al termine la recita del Regina Coeli

14 maggio 2025, 19:27

di Manuela Tulli

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Papa Leone XIV - RIPRODUZIONE RISERVATA

Papa Leone XIV - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sarà il giorno dell'abbraccio dei fedeli e del mondo attraverso i loro capi di Stato. Sarà il momento del discorso "programmatico". Sarà la messa con la quale Papa Leone XIV comincerà il suo ministero petrino. Il nuovo vescovo di Roma indosserà il pallio e l'anello del 'pescatore' e con questi simboli prenderà il via il pontificato. Il pallio del pastore e l'anello tra i segni della celebrazione che fino a circa mezzo secolo fa ancora richiamava invece simboli regali e si chiamava messa di 'intronizzazione' o 'incoronazione'.

A Roma sono attesi oltre 250mila fedeli. Saranno circa duecento le delegazioni dei Paesi e delle organizzazioni internazionali.

Previsti poi rappresentanti delle altre Chiese cristiane e delle altre religioni, ebrei e musulmani ma anche buddisti e sikh. La messa è tra le più solenni in Vaticano, anche se Papa Bergoglio aveva sfrondato il rito. Per questa messa di inizio pontificato di Leone ancora non sono stati diffusi dettagli ma si tratterà in ogni caso di una celebrazione che durerà almeno un paio d'ore. Come da tradizione, si tornerà a sentire tanto latino, il Vangelo anche in greco, l'omelia in italiano e letture e preghiere in tante altre lingue.

A chiudere la celebrazione sarà la recita del Regina Coeli che in questo periodo liturgico sostituisce l'Angelus. I riti dovrebbero prendere il via dalla tomba di San Pietro, sotto l'altare centrale della Basilica, dove il Papa dovrebbe andare accompagnato dai patriarchi e dagli arcivescovi delle Chiese orientali cattoliche. Lì troverà pallio, anello e evangeliario; poi la processione per uscire dalla Basilica, con canti e invocazioni ai santi, compresi i Papi santi. Poi alcuni cardinali in rappresentanza del Collegio dovrebbero fare l'atto di obbedienza. Tra cardinali e altri ecclesiastici a concelebrare potrebbero essere diverse decine di persone. Potrebbe essere rappresentato anche l'ordine degli agostiniani al quale appartiene Papa Prevost.

La messa è aperta a tutti, non c'è bisogno di biglietti, ma la geografia della piazza è disegnata. Sul sagrato saranno a sinistra, guardando la basilica, dopo i concelebranti, gli ecclesiastici, cioè arcivescovi e vescovi e anche le delegazioni delle chiese cristiane. Sulla destra, come sempre, prenderanno posto le delegazioni dei Paesi, con capi di Stato e di governo. Scendendo dal sagrato, a sinistra ci saranno i rappresentanti delle altre religioni, sacerdoti e seminaristi.

Dall'altra parte, sulla destra, ci sarà il corpo diplomatico e le altre autorità. Il resto della piazza è aperta a tutti coloro che vorranno partecipare. Come per i funerali di Papa Francesco, dovrebbero essere installati dei maxischermi nella zona del Vaticano per fare seguire la messa a coloro che non riusciranno ad entrare nella piazza. La data del 18 maggio non corrisponderebbe ad un santo particolare (Francesco aveva scelto il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, santo a lui molto caro). Da ricordare comunque, anche se forse è solo una coincidenza, che in quella data, 105 anni fa, nasceva San Giovanni Paolo II.

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