La finale di Champions conquistata da Grande Inter può essere una preziosa alleata per lo scudetto del Napoli: a tre turni dal gong finale i partenopei si godono il gruzzolo di tre punti di vantaggio e aspettano al varco il rilassato Genoa (tre sconfitte di fila) dopo avere conosciuto il risultato dei nerazzurri che, ebbri di gioia per l'impresa col Barca ma anche stravolti di fatica per i supplementari, sono attesi dalla scomoda trasferta di Torino.
Più aggrovigliata ed enigmatica appare la volata per il quarto posto Champions, con tre contendenti a 63 punti (le due romane e la Juve) e il Bologna a -1. E sarà uno snodo basilare perché Lazio e Juventus si sfidano in una sorta di eliminazione diretta, mentre la Roma cerca il 20/o risultato utile di fila in casa di un' Atalanta tornata e carburare e quasi certa del terzo posto. Turno fondamentale anche in zona salvezza: tra Empoli (25 punti), Venezia (26) e Lecce (27) due andranno a fare compagnia al Monza.
Soprattutto per i toscani, che ospitano il Parma, è l'ultima chance per continuare a sperare. L'inseguimento di Inzaghi potrebbe essere vano se il Napoli continuerà a non perdere un colpo (può concedere pure un pari in tre gare, comunque con sette punti è campione). Al Maradona si prepara una grande festa per l'appuntamento col Genoa. Conte si affida a Raspadori e McTominay pronti a sfruttare i varchi creati da Lukaku. In dubbio Lobotka, è pronto Gilmour.
Degli 'eroi' del Meazza molti riposeranno ma Inzaghi a Torino punterà ancora su Sommer e Frattesi mentre la ricca panchina avrà l'occasione di mettersi in luce. Un rischio calcolato visto che le chance scudetto sono ridotte mentre cresce la febbre per la finale di Champions contro il Psg di Donnarumma. Il Toro con Elmas e Adams medita il colpaccio per cercare di riprendersi il decimo posto e onorare il ricordo sempre vivo dei caduti di Superga, dopo le celebrazioni dei giorni scorsi.
Riflettori puntati sull'Olimpico per lo 'spareggio' tra Lazio e Juve. Chi perde dà l'addio al quarto posto. Baroni punta sui suoi titolari, da Guendouzi a Castellanos, da Rovella a Zaccagni, con Pedro pronto all'uso. Molti di loro hanno voglia di rivincita nei confronti di Tudor che, nella sua breve permanenza alla Lazio, avrebbe voluto mandarli via. La Juve, senza molti titolari, punterà ancora su Thuram, Locatelli e Nico Gonzalez, con Kolo Muani sempre preferito a Vlahovic.
Il terzo incomodo, per il quarto posto Champions, è la Roma che ha un ostacolo improbo come l'Atalanta di Gasperini, che ha ritrovato un DeKetelaere decisivo che formerà un attacco micidiale com Retegui e Lookman. Ma la Roma di Ranieri continua a stupire, ora anche contro le big, con Dovbik e Shomurodov affiancati da Soule'.
Scarse possibilita' di inserirsi le ha la Fiorentina che, dopo avere fallito l'accesso alla terza finale di Conference consecutiva, spera che non vincano le squadre che la precedono. Basilare e' pero' fare bottino pieno in casa del Venezia. La squadra di Di Francesco (che cerca di evitare la seconda retrocessione di fila) ha bisogno di punti per continuare a lottare sperando nel flop dei due concorrenti Empoli e Lecce.
I toscani, soli al penultimo posto, sanno che sarà serie B se non vincono col Parma, compagine in forma e non ancora formalmente salva. Situazione simile ha il Verona che si batte con un Lecce reduce da tre ko, e che precede di un punto il Venezia e di due l'Empoli. Le ultime due partite riguardano la corsa al decimo posto che include, oltre al Torino, lo splendido Como di Fabregas che cerca il sesto successo di fila sul Cagliari, e l'Udinese, che non dovrebbe fallire i tre punti contro il già retrocesso Monza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA