Juventus-Atalanta 0-4
L'Atalanta tiene il passo da scudetto, i nerazzurri strapazzano la Juve e restano in scia di Inter e Napoli.
Lo 0-4 dei ragazzi di Gasperini rende ancora più incandescente il clima intorno ai bianconeri: la squadra di Thiago Motta viene contestata e fischiata, poi al poker degli orobici tanti tifosi lasciano il proprio posto per protesta e lo Stadium inizia a svuotarsi in anticipo. Gatti ce la fa, Yildiz recupera in extremis dai problemi intestinali e Thiago Motta può così confermare lo stesso undici di una settimana contro l'Hellas Verona, con Kolo Muani riferimento avanzato (premiato dal presidente Ferrero come miglior giocatore di febbraio in Serie A) e la coppia Locatelli-Thuram a centrocampo. Il grande ex della sfida, Teun Koopmeiners, parte dalla panchina per la seconda volta consecutiva. Dalla parte nerazzurra, invece, il fischiatissimo Cuadrado comincia dall'inizio nel tridente con Retegui e Lookman, con gli ex Toro Bellanova e Zappacosta sulle corsie laterali e Hien al centro della difesa tra Djimsiti e Kolasinac.
Sugli spalti, i tifosi bianconeri ricordano Bruno Pizzul con uno striscione che ricorda la tragedia dell'Heysel del 1985, con il giornalista che raccontò "quella tragica notte" da Bruxelles. La partita si apre con due tentativi, uno per parte, ma né Thuram né Zappacosta inquadrano la porta da buona posizione. I ritmi non sono altissimi, al 27' l'episodio che cambia il primo tempo: da una punizione calciata da De Roon, il pallone viene controllato in modo sospetto da Lookman e poi McKennie tocca con il braccio nel contrasto aereo con Djimsiti. L'arbitro Sozza punisce l'intervento dell'americano e concede il rigore dopo un lungo confronto con il Var, Retegui trasforma dal dischetto tra le feroci proteste di Thiago Motta dalla panchina.
I bianconeri non riescono a reagire, anzi nel finale rischiano di capitolare ancora: Lookman colpisce un palo su deviazione di Gatti e poi sbatte su Di Gregorio, il portiere è decisivo anche sul destro di Zappacosta. La Juve rientra negli spogliatoi tra i fischi dello Stadium, le statistiche parlano di 12 tiri nerazzurri a 3 e con zero conclusioni nello specchio della porta di Carnesecchi. Per la ripresa Thiago inserisce Koopmeiners per uno spento Yildiz e Gasperini risponde con Brescianini al posto di Cuadrado, fermato da un acciacco muscolare. Ed è un avvio da incubo per i bianconeri: Kelly perde palla e dà il via alla ripartenza nerazzurra, De Roon realizza dopo appena 50 secondi.
Dalla panchina della Juve si alzano Alberto Costa, Kalulu e Mbangula, la scossa non arriva e lo Stadium contesta la squadra, con inviti coloriti a tirar fuori gli attributi. La Dea, invece, continua nel suo show e trova pure il tris: Kolasinac e Zappacosta si trovano a meraviglia, il bosniaco serve il compagno di tacco e l'ex Toro realizza lo 0-3 che alimenta ulteriormente la protesta sugli spalti. Per l'ultimo quarto d'ora Thiago Motta tenta la carta Vlahovic al posto di Kolo Muani, il serbo scivola subito e lancia il contropiede di Lookman, che all'ennesimo tentativo batte Di Gregorio. Lo 0-4 fa svuotare lo Stadium in anticipo, in casa Atalanta esplode la festa: gli uomini del Gasp si confermano in corsa per lo scudetto..
Le formazioni
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio - Weah, Gatti, Kelly, Cambiaso - Locatelli, Thuram - Yildiz, McKennie, Gonzalez - Kolo Muani. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Alberto Costa, Koopmeiners, Vlahovic, Renato Veiga, Kalulu, Mbangula.
ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi - Djimsiti, Hien, Kolasinac - Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta - Cuadrado, Retegui, Lookman. A disposizione: Rui Patricio, Rossi, Toloi, Suleman, Pasalic, De Ketelaere, Ruggeri, Samardzic, Palestra, Brescianini, Vlahovic, Maldini.
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