/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

==Jarre, 'noia e tanti soldi, i calciatori diventano ludopatici'

==Jarre, 'noia e tanti soldi, i calciatori diventano ludopatici'

'L'altalena emotiva dà dipendenza, almeno 1 su 5 si dà al gioco'

ROMA, 12 aprile 2025, 08:23

Redazione ANSA

ANSACheck

"Essere un calciatore e avere tanti soldi non è un fattore di protezione, ma di rischio. I 12 calciatori emersi dall'indagine sono solo la punta dell'iceberg.
    Dei 500 calciatori di Serie A, credo che almeno 100-150 siano in questa situazione". Lo afferma in un'intervista al QN Paolo Jarre, terapeuta del calciatore Nicolò Fagioli, e tra i massimi esperti italiani sulle tematiche legate all'azzardo patologico.
    "I maschi fra i 18 e i 25 anni rappresentano la fascia di popolazione più a rischio per gioco d'azzardo tramite scommesse sportive - afferma - . Altri fattori di rischio per questi ragazzi, spesso poco acculturati, sono il tanto tempo libero, i tanti soldi e la mancanza di interessi diversi dal calcio. Con gli smartphone, poi, l'azzardo è in tasca 24 ore su 24. Vincere o perdere non conta, chi gioca d'azzardo insegue lo stato di ebbrezza determinato dalla giocata".
    "La noia è un fattore molto importante, soprattutto per ragazzi che non hanno sperimentato la piacevolezza dell'attesa perché tutti i loro bisogni sono stati soddisfatti prima ancora di trasformarsi in desideri - prosegue - Nell'ambito di una vita emotivamente piatta, puntare, aspettare quei minuti per avere l'esito, perdere, riprovare, produce in loro un'altalena emotiva a cui non sono abituati e che dà dipendenza. Una dipendenza da dopamina innescata dall'attesa: l'incertezza è un motore potente che determina una cascata dopaminergica".
    "La notorietà rende più difficile rivolgersi ai servizi pubblici. Si sentono maggiormente sottoposti a un pregiudizio morale. Ma si tratta di persone con le loro vulnerabilità. Il più delle volte quando arrivano a chiedere aiuto, ormai hanno alle spalle grossi guai sul piano economico e finanziario ma anche relazionale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza