Fastweb+Vodafone chiudono il primo
trimestre con "un andamento stabile degli affari nell'anno di
transizione". Rispetto agli indicatori pro forma (come se gli
asset italiani fossero stati consolidati già a gennaio 2024), il
fatturato è rimasto pressoché stabile a 1.818 milioni (-0,4%).
I costi dell'integrazione si riflettono sull'EbitdaaL
adjusted che è diminuito del 10,8% su base comparabile,
attestandosi a 428 milioni. L'operating free cash flow è salito
a 57 milioni (+16,3%) su base comparabile in conseguenza dei
minori investimenti. Ora "l'obiettivo è stabilizzare il business
to consumer e crescere nei segmenti Business to business e
wholesale. Il piano di integrazione è linea con le tempistiche
previste ma il 2025 sarà un anno di transizione in cui la nuova
strategia verrà gradualmente implementata". Al 31 marzo i
clienti mobili sono 20,2 milioni mentre i clienti fissi scendono
a 5,8 milioni (-3,4%).
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