"Mentre nelle nostre feste ci
scambiamo il saluto di pace, la guerra in atto in Ucraina
accresce in noi la coscienza della necessità di sradicare in
tutti ogni seme dell'odio e della violenza e di coltivare il
seme della fratellanza universale". E' un passaggio del
messaggio di saluto ai musulmani, per la fine del ramadan,
dell'amministratore apostolico della dioceso di Torino,
monsignor Cesare Nosiglia, che tra poco giorni lascerà il
testimone a don Roberto Repole, nominato nelle scorse settimane
dal Papa vescovo di Torino. "Quest'anno, dopo le restrizioni
imposte dalla pandemia, cristiani e musulmani possiamo
finalmente celebrare le nostre feste rispettive, della Pasqua e
di 'Id al-fitr, con il ritorno ad una certa normalità, pur
conservando un margine di prudenza", aggiunge Nosiglia,
augurando "buona festa di 'Id al-fitr alla comunità dei
musulmani, a ciascuno di voi, alle vostre famiglie, ai vostri
bambini e bambine". "In questi giorni di festa, i nostri cuori
ci invitano a ringraziare insieme Dio Onnipotente e
Misericordioso che nella Sua Provvidenza ci ha protetti nel
periodo della pandemia e ci ha consentito sia di esercitare la
solidarietà verso le persone più fragili e bisognose sia di
ricevere le cure e l'attenzione necessarie - conclude -. Per
questo, rinnoviamo la nostra gratitudine a tutto il personale
sanitario, ospedaliero, assistenziale, scolastico, che ci hanno
aiutato a superare questo periodo molto difficile".
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