(di Patrizia Vacalebri) "Quando io
cominciai a lavorare, in Italia non c'erano molte donne a
guidare le aziende. Oggi è diverso, e ne sono contenta, anche se
sono consapevole di ciò che questo comporta. Tutte le donne
lavorano, solo che alcune svolgono il loro lavoro fuori di casa.
Le casalinghe devono comunque tenere i conti come un ragioniere,
decorare come un interior designer, cucinare come uno chef e
organizzare la casa come un ceo, tutto ciò mentre devono
svolgere anche il lavoro di moglie e di mamma. Noi donne
facciamo di tutto, non importa quale e dove sia il nostro
ufficio". Sono le riflessioni di Wanda Ferragamo, che dopo aver
perso precocemente suo marito, Salvatore Ferragamo, fondatore
dell'omonima azienda nata nel 1927, ne assunse le redini,
permettendole di crescere e diventare ciò che è oggi: una maison
del lusso tra le più amate, una società quotata in borsa dal
2011, al cui vertice come ceo, dal 2006 c'è uno dei suoi figli,
Ferruccio Ferragamo. Per celebrare i cento anni dalla nascita di
questa donna speciale, morta nel 2018, il Museo Salvatore
Ferragamo, la Fondazione Ferragamo e l'azienda Salvatore
Ferragamo hanno in programma la realizzazione di un libro
biografico e una mostra che inaugurerà il 19 maggio 2022, dal
titolo Donne in equilibrio. L' obiettivo, come avrebbe voluto
Wanda Ferragamo, è quello di parlare anche di altre donne e di
altri talenti, che durante gli anni del boom economico italiano,
quando Wanda si trasforma in un'imprenditrice, hanno contribuito
alla costruzione di una società diversa rispetto al contesto
storico dal quale anagraficamente provenivano: donne delle
professioni, della cultura, della scienza che hanno forgiato la
loro sensibilità e identità, per interpretare quel presente che
stava profondamente mutando. Donne in equilibrio è stato
riconosciuto di alto valore scientifico e civile tanto da
ricevere il patrocinio del Comitato per gli anniversari di
interesse nazionale della Struttura di Missione -Presidenza
Consiglio dei Ministri. Il 18 dicembre 1921 nasceva Wanda
Miletti Ferragamo. Dal 1960 al 2018, quando è scomparsa, è stata
la guida della maison. Una donna che ha saputo crescere i suoi
figli e al contempo impegnarsi con altrettanto amore nel lavoro.
Nell'agosto del 1960, dopo la morte dell'amato marito, Wanda
decise di assumere la presidenza dell'azienda, nonostante i
numerosi figli alcuni dei quali ancora piccoli. Scelse di
portare avanti il progetto del marito, nell'intento di
rafforzare il sogno che aveva condotto Salvatore in America, poi
in Toscana, a Firenze, città d'elezione per entrambe. Wanda
Miletti nacque da una famiglia borghese a Bonito, lo stesso
piccolo paese dell'Irpinia dov'era nato Salvatore. La madre
Giovanna era dolcissima, amante della musica, saggia
amministratrice dei beni di famiglia e ottima cuoca. Il padre
Fulvio era il medico e il podestà del paese. Ben presto perse il
suo adorato fratello e poco dopo sua madre. Ma ancora
giovanissima incontrò Salvatore che nell'estate del 1940, si era
recato a trovare il dottor Miletti in una delle sue visite al
paese d'origine. Wanda accolse il calzolaio più celebre del
mondo, dicendogli: "Lei deve essere il famoso Salvatore
Ferragamo. Complimenti per il magnifico contributo che lei ha
dato all'eleganza femminile". Ferragamo rimane colpito dalle
quelle parole e rivolgendosi in inglese alla sorella che lo
accompagnava disse: "This girl is going to be my wife".
Salvatore aveva 42 anni, Wanda 18. Il 9 novembre del 1940,
cinque mesi dopo il loro primo incontro, Wanda e Salvatore si
sposano nella chiesa di Santa Lucia a Napoli. Dopo pochi giorni
di luna di miele trascorsi a Sorrento e Amalfi i due sposi
arrivano a Firenze, nella loro nuova casa sulle colline di
Fiesole. Nascono tre figli, Fiamma, Giovanna e Ferruccio, a cui
si aggiungeranno negli anni successivi Fulvia, Leonardo e
Massimo. Wanda diventa una perfetta donna di casa. Intanto
Firenze diventa il centro della moda italiana e il negozio
Ferragamo torna ad essere meta di una clientela internazionale.
Wanda incontra alcune clienti celebri come Audrey Hepburn, che
invita nella sua villa di Fiesole. Nel 1947 accompagna Salvatore
negli Stati Uniti, a Dallas, quando questi riceve l'ambito
Premio Neiman Marcus, l'Oscar della moda, assieme a Christian
Dior. Ma non sa niente di amministrazione, di vendite e di
prodotto. Per questo quando Salvatore si ammala e muore pensa di
non essere all'altezza di dirigere l'azienda. Trova tuttavia la
forza di andare avanti con il supporto delle due figlie maggiori
che già avevano iniziato a lavorare con il padre. A Wanda,
coadiuvata dai figli e da un nipote di Salvatore Ferragamo, si
deve l'espansione internazionale del marchio,
l'industrializzazione delle calzature, la diversificazione dei
prodotti, la scelta dei punti vendita da aprire in località
strategiche.
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