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Da Boetti a Pistoletto, la bellezza essenziale dell'arte povera

Da Boetti a Pistoletto, la bellezza essenziale dell'arte povera

Mostra a Firenze fino al 27 giugno

FIRENZE, 17 aprile 2025, 18:23

Redazione ANSA

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Tornabuoni Arte ospita fino al 27 giugno, nella sede di Firenze, la mostra 'Arte Povera. La bellezza dell'essenziale', omaggio al movimento che ha segnato profondamente l'arte della seconda metà del Novecento. In esposizione opere di Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio.
    Il termine arte povera fu coniato la prima volta dal critico d'arte Germano Celant nel 1967 in un articolo 'Arte Povera.
    Appunti per una guerriglia', pubblicato dalla rivista Flash art.
    La mostra fiorentina, spiegano gli organizzatori, vuole rievocare lo spirito rivoluzionario che permeava il movimento e che ha cambiato profondamente la natura dell'arte, ponendo l'accento sul radicalismo dei suoi partecipanti, che hanno sfidato le convenzioni pittoriche e svelato la poesia del quotidiano.
   

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