"Sono le nostre azioni a
qualificarci, le chiacchiere servono a poco o nulla se poi, alla
prova pratica, non siamo in grado di incidere e, anzi, ci
dimostriamo totalmente incapaci di agire secondo le promesse
fatte": così il capogruppo regionale della Lega, Valerio
Mancini. "Il grillino De Luca, che scrive fiumi di inchiostro
per rispondere a chiunque intervenga sul tema del
termovalorizzatore, dimentica cosa non è stato in grado di fare
il suo partito quando messo nella condizione di agire, vale a
dire quando Virginia Raggi è stata eletta sindaco di Roma"
aggiunge in una nota.
"Le promesse di risolvere la questione dei rifiuti
abbandonati per le strade capitoline erano tante - sostiene
Mancini -, a mancare furono i fatti. La Raggi si accorse ben
presto che il problema era molto più complesso di quello che
aveva prospettato. Cosa fece la sindaca grillina? Firmò
l'ordinanza per riaprire e ampliare la discarica di Albano
Laziale in cui far confluire circa mille tonnellate al giorno di
rifiuti di Roma. Che altro? Fece un tentativo per sbarazzarsi
del problema con una soluzione a dir poco grottesca, spingendo
per il conferimento e lo smaltimento di rifiuti della capitale
negli impianti di Terni di proprietà della Acea. Pretese,
insomma, che i rifiuti di Roma venissero bruciati nel
termovalorizzatore umbro. La levata di scudi in quella occasione
fu bipartisan e alla fine la Raggi dovette cedere, ma fu chiaro
a tutti l'evidente incapacità del Movimento 5 Stelle di andare
oltre le becere polemiche e agire concretamente per risolvere la
questione. Tornando in Umbria, ricordo con grande orgoglio i
giorni in cui occupammo il consiglio regionale per impedire che
a Terni venisse realizzato un nuovo impianto di smaltimento dei
rifiuti. Con me c'era il collega leghista Fiorini e i
consiglieri grillini Carbonari e Liberati, che in seguito
contribuirono a far cadere il Pd dalla guida della Regione
(chissà cosa ne pensano del loro successore De Luca che invece
sta facendo di tutto per riportare quel Pd al potere anche con
l'aiuto di Renzi). Comunque, al tempo vincemmo quella battaglia
e anche oggi, nel nuovo piano rifiuti della Regione Umbria, il
territorio ternano è considerato 'zona rossa', escluso da ogni
possibilità di ospitare il termovalorizzatore, in quanto già
gravato dalla presenza di altri impianti e dall'impatto
dell'industria pesante. In questi anni, nell'ambito della
seconda Commissione, in sinergia con l'assessorato competente,
abbiamo garantito non solo l'incremento della raccolta
differenziata, ma anche la previsione di un termovalorizzatore
per evitare il ricorso allo sversamento di rifiuti in discarica
e un ulteriore ampliamento delle stesse, soluzione a cui in
questi anni abbiamo dovuto ricorrere proprio perché privi di un
impianto in grado di chiudere il ciclo dei rifiuti. Cosa
pretende De Luca? Vorrebbe aprire nuove discariche in Umbria
come fece Virginia Raggi a Roma? Il Movimento 5 Stelle alla
prova dei fatti ha fallito miseramente, le loro proposte non
sono nient'altro che inutili chiacchiere. Non sono stati in
grado di mettere in pratica nulla di quanto vanno sbandierando.
De Luca si rassegni alla verità dei fatti - conclude Mancini - e
accetti il fallimento della sua ideologia".
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