Con una lettera sottoscritta da
una cinquantina di sindaci, amministratori locali e consiglieri
comunali si chiede al presidente di Anci Umbria, Federico Gori,
di "opporsi fermamente al disegno di legge della Giunta
regionale che aumenterà la pressione fiscale su famiglie e
imprese umbre".
"L'incontro con la Regione di giovedì scorso - si legge nella
missiva - non ha fornito alcuna informazione certa
sull'esistenza e sulla dimensione dell'eventuale deficit che le
aziende sanitarie avrebbero accumulato nella gestione 2024,
rendendo di fatto ingiustificato un ulteriore prelievo fiscale.
Sono apparse altresì fumose le ulteriori argomentazioni che
starebbero alla base di questi aumenti: si è parlato di case
popolari, alloggi per studenti, trasporto pubblico locale,
chiusura del ciclo dei rifiuti, senza alcun riferimento
numerico, ma con una generica necessità di reperire risorse
(!)".
"Peraltro, nell'ottica della leale collaborazione tra
istituzioni, la Regione avrebbe dovuto mettere a disposizione
dei sindaci, prima dell'incontro, il report stilato da Kpmg in
base al quale la Giunta si è determinata ad alzare le tasse.
Ad oggi, invece, con una mancanza di rispetto che ha pochi
precedenti, siamo costretti a documentarci attraverso conferenze
stampa, comunicati e post sui social, senza avere documenti
ufficiali su cui poterci formare un'opinione corretta e poter, a
nostra volta, informare i cittadini.
Il nostro ruolo - proseguono - ci impone di collaborare con
la Regione e contribuire alle decisioni che ricadono
direttamente sulle nostre comunità, ma questo non può e non deve
risolversi in un'accettazione acritica di scelte imposte
dall'alto. Non può esistere alcun tavolo di confronto permanente
tra Anci e Regione se si assume un ruolo di subalternità che ci
impedisce di tutelare i nostri concittadini. Per questo abbiamo
deciso di esprimere la nostra più totale contrarietà ad un
incremento delle addizionali regionali e della tassa
automobilistica attraverso una manifestazione pubblica che si
svolgerà alle 15.30 del prossimo primo aprile, in piazza Italia
a Perugia".
"La manifestazione - spiegano - è stata organizzata da
sindaci, amministratori locali e cittadini "senza alcun intento
o connotazione politica. Per questo rivolgiamo a lei - e per il
suo tramite, a tutti i sindaci di Anci Umbria - l'invito a
partecipare per chiedere alla Giunta regionale i chiarimenti che
ci sono dovuti".
La lettera è firmata, fra gli altri, da Giuliano Boccanera,
sindaco di Norcia,
Stefano Zuccarini, sindaco di Foligno, Antonino Ruggiano,
sindaco di Todi,
Valerio Bazzoffia, sindaco di Bettona, Elisa Sabbatini, indaco
di Castel Ritaldi,
Enrico Valentini, sindaco di Gualdo Cattaneo, Attilio Gubbiotti,
sindaco di Sellano, Fabrizio Gareggia, sindaco di Cannara,
Ferdinando Gemma, sindaco di Trevi, Enrico Bacoccoli, sindaco di
Valfabbrica, Enea Paladino, sindaco di Citerna, Giuseppe
Malvetani, sindaco di Stroncone, Remigio Venanzi, sindaco di
Polino, Maria Elena Minciaroni, sindaco di Tuoro sul Trasimeno,
Luca Carizia, sindaco di Umbertide, Eridano Liberti, sindaco di
Torgiano, Manuel
Petruccioli, sindaco di Giano dell'Umbria, Michele Toniaccini,
sindaco di Deruta, Marco Conticelli, sindaco di Porano, Roberta
Tardani, sindaco di Orvieto, Virgilio Caparvi, sindaco di Nocera
Umbra, Luciano Clementella, sindaco di San Gemini e - sottolinea
un comunicato dei pronotori, dopo l'invio della lettera, altri
amministratori hanno deciso di sottoscriverla, fra i quali
Giovanni Montani, sindaco di Acquasparta e Antonio Liberati,
sindaco di Otricoli.
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