La manovra economico finanziaria
"più che una manovra è un cambiamento radicale di impostazione
del governo regionale". Lo ha detto Stefania Proietti,
presidente della Regione, in occasione di un incontro a palazzo
Donini alla presenza di assessori e di alcuni consiglieri.
Ripercorrendo il lavoro fatto, Proietti ha detto che in
questi giorni c'è stata "una grande occasione di riflessione
anche con le parti sociali, con le parti datoriali e gli
amministratori, incontrati come forse mai fatto prima da nessuna
giunta regionale". Il lavoro per definire la manovra "ci ha
permesso di stare a contatto con tutti gli stakeholder della
regione, di percepire da loro, che siano sindacati, parti
datoriali, sindaci, presidenti di provincia o altri soggetti, la
necessità di parlare e dialogare, di conoscere quel che la
regione fa".
Nel definirlo un "passaggio salva Umbria", Proietti ha
annunciato che con gli stessi stakeholder "ci confronteremo di
trimestre in trimestre, vedremo se è la cadenza giusta, comunque
almeno tre o quattro volte all'anno, per dire che vanno a fare
le risorse". Risorse che "sicuramente vanno a intervenire nella
sanità pubblica".
"Per riformarla e rifondarla, la sanità ha bisogno di avere i
conti a posto, di non subire scossoni come il commissariamento e
di riforme strutturali che devono essere fatte in un tempo non
lungo, ma almeno di 1 anno, che servirà a traguardare il piano
socio sanitario regionale, non prima di essere stato partecipato
e scritto da tutte le parti".
A margine dell'incontro, Proietti rispondendo alle domande
della stampa ha ribadito la volontà di lavorare insieme alle
sigle sindacali. "Abbiamo tanto da fare insieme, li vorremmo con
noi nel tavolo di riforme della sanità pubblica, che consente
anche di parlare di lavoro".
Proprio su questo fronte, quello di tavoli che "affrontano
grandi temi" Proietti ha detto che "ci preme il tavolo sul
lavoro". Un lavoro "giusto, non precario, non fantasma, dove non
muore più nessuno. Sarà altro tavolo dove non solo con i
sindacati ma anche le parti datoriali e tutti gli organi che
fanno prevenzione, noi vogliamo toglierci la drammatica maglia
nera che abbiamo addosso, di essere una delle regioni dove si
muove di più per lavoro". Il tavolo è programmato per il
prossimo 15 di aprile, un primo tavolo operativo con la sanità.
"La sanita nei suoi aspetti di prevenzione e protezione per
prima dele dare l'input di riorganizzare dell'intero sistema".
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