Ha celebrato nel carcere di
Spoleto la messa della Domenica delle palme l'arcivescovo della
città umbra monsignor Renato Boccardo. Che è stato accolto dalla
direttrice Bernardina Di Mario e dal comandante della polizia
penitenziaria Luca Bontempo.
"Nella passione di Gesù - ha detto l'arcivescovo
nell'omelia - intervengono tanti personaggi che entrano in
relazione con il condannato. Possiamo riconoscerci in essi:
ognuno di noi, infatti, porta dentro sentimenti contrastanti e
ha atteggiamenti di compassione e poi attitudini di violenza e
cattiveria nei confronti di chi ci sta vicino. In questa casa,
mi piace in modo particolare fissare l'attenzione sul buon
ladrone, che era un malfattore. Condividendo la stessa pena di
Gesù, che era innocente, si rende conto del male commesso e gli
dice: 'Ricordati di me'". "Certo, portiamo il peso degli errori
fatti - ha detto ancora monsignor Boccardo -, ma Gesù riaccende
in noi la speranza ed essere con lui vuol dire avere la vita
piena. Questo non ripaga il debito che ciascuno di noi si è
assunto nei confronti della società, ma allo stesso Gesù ci
dice: guarda avanti, il bene è ancora possibile, oggi sarai con
me".
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