"Non c'è mai stata alcuna
intenzione da parte del presidente del Consiglio comunale di
ostacolare la partecipazione di alcuno dei consiglieri ma,
all'opposto, un forte senso istituzionale finalizzato a
garantire il certo e sicuro espletamento delle procedure
amministrative nel rispetto dei diritti dei medesimi": il
sindaco di Trevi Ferdinando Gemma torna sul caso della
consigliera di minoranza Dalila Stemperini che ha sostenuto che
le sia stata negata la possibilità di partecipare da remoto
all'ultima seduta dell'Assemblea.
"Siamo francamente meravigliati dal clamore che sta assumendo la
vicenda" afferma.
"Nella convocazione dell'ultimo Consiglio comunale del mese
di aprile, così come del resto in tutti i precedenti - sostiene
il sindaco -, si è agito nel massimo rispetto di un regolamento
che, come già evidenziato, è stato peraltro predisposto dalla
precedente Amministrazione di cui facevamo parte tre consiglieri
su quatto dell'attuale opposizione (compresa la consigliera
Dalila Stemperini). Con la convocazione in presenza solo di
alcuni specifici consigli comunali (quelli con all'oggetto
argomenti riguardanti il bilancio dell'Ente come quello di cui
si discute). Si precisa inoltre come nella Conferenza dei
capigruppo del 22 aprile (dove vengono discusse le questioni
inerenti la seduta consiliare compresa la modalità di
convocazione della stessa) propedeutica al Consiglio, dal gruppo
di opposizione non è emersa alcuna esigenza specifica sul punto.
La nota del gruppo consiliare Trevi bene comune è pervenuta
invece solo il giorno prima del Consiglio stesso (28/04/2025),
quando tutto il meccanismo di convocazione era stato già avviato
e completato.
Restiamo comunque disponibili a valutare con il gruppo di
minoranza una modifica del regolamento da noi ereditato, al fine
di renderlo maggiormente aderente alle necessità di tutti i
consiglieri comunali così da garantire la più ampia possibile
partecipazione dei medesimi alle sedute del Consiglio Comunale.
Tra le nostre fila peraltro milita una mamma di quattro figli;
su certi valori siamo i primi custodi ed i primi rappresentanti
delle nostre stesse persone. La nostra storia, politica e
personale, testimonia l' assoluta attenzione che abbiamo da
sempre rivolto verso il significato della maternità oltre che
verso il valore della figura femminile e, pertanto, sempre
massima sarà l'attenzione rivolta a tutti gli adempimenti
necessari ad assicurare la tutela degli stessi".
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