Il movimento Epav auspica che "le forze politiche autonomiste e progressiste siano capaci di attivare in tempi brevi un dialogo costruttivo e risolutivo per (ri)trovare le convergenze necessarie a riaffermare con forza e nuovo vigore la capacità della Valle d'Aosta di perseguire un autogoverno coerente con i valori fondativi propri dell'Autonomia, scaturiti in primis dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione antifascista". E' la posizione scaturita nell'ultima riunione del comitato regionale.
Tali principi, secondo Epav, sono "non negoziabili e, soprattutto, non trasferibili a movimenti nazionali sovranisti per definizione o vocazione, in quanto appartengono alla storia delle nostre montagne, confini naturali verso quell'Europa che deve restare 'aperta', in quanto non può mancare un genuino sentimento di ospitalità e fratellanza tra i popoli che abitano ai piedi degli opposti versanti, così come tra coloro che si affacciano sulle rive dello stesso mare".
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