"E' tempo di farci forti della
nostra autonomia speciale e della necessità di adattare norme
nazionali ad un territorio così particolare come quello
valdostano. Se il Presidente del Consiglio va
avanti con i Dpcm, la cui costituzionalità è stata messa in
dubbio dalla attuale Presidente dalla
Corte costituzionale, nonché da più suoi predecessori, la Valle
d'Aosta deve rivendicare il diritto di
attuarlo nei modi più consoni alla propria specificità". Lo
scrivono in una nota i coordinatori di Italia Viva in Valle
d'Aosta, Anita Mombelloni e Giovanni Sandri.
"Con le prescrizioni del documento tecnico dell'Inail -
proseguono - è urgente avviare la ripresa delle attività
economiche professionali nella nostra regione, dal commercio al
dettaglio alle attività di cura della
persona, come i parrucchieri, già dal 4 maggio. Ed è anche tempo
di riaprire le attività
escursionistiche sul territorio nei limiti del distanziamento
fisico e delle eventuali protezioni
individuali. E' inoltre necessario studiare modalità e criticità
della riapertura degli asili nido e delle
scuole di ogni ordine e grado, con l'obiettivo di essere pronti
a settembre, ma per alcune tipologie
potrebbero configurarsi le condizioni di un riavvio più
precoce".
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