Il "valore generato" dagli impianti
di risalita delle società controllate da Finaosta "è sei volte i
contributi stanziati" dalla Regione "per il settore negli ultimi
tre anni", quindi gli impianti "sono un motore per l'economia
valdostana, creando valore condiviso nel territorio con un forte
effetto moltiplicativo". E' quanto emerge dall'analisi delle
ricadute socio-economiche in Valle d'Aosta delle società Cervino
spa, Courmayeur Mont Blanc Funivie spa, Funivie Monte Bianco
spa, Funivie Piccolo San Bernardo spa, Monterosa spa, Pila spa.
Lo studio è stato condotto dalla società Althesys strategic
consultants e ha riguardato il 'valore condiviso', un valore che
differisce da grandezze come fatturato e giro d'affari perché
"misura il benessere generato, direttamente e indirettamente,
per l'intero sistema socio-economico nel quale si svolgono le
attività".
In dettaglio il valore condiviso generato dagli impianti di
risalita valdostani è 356 milioni di euro nella stagione
2022-23, corrispondente al 7,6% del Pil regionale 2023.
Dall'analisi, illustrata in una conferenza stampa nella sede
di Finaosta dall'economista e docente universitario Alessandro
Marangoni, amministratore delegato di Althesys, emerge "il ruolo
strategico degli impianti di risalita nell'economia regionale".
La catena del valore produce "il 9,4% delle entrate fiscali
regionali; concorre a creare oltre 4.500 occupati a tempo pieno,
l'8,2% degli occupati nella regione, generando 117 milioni di
salari lordi".
Gli impianti di risalita garantiscono "un ampio ritorno
economico per le attività sul territorio". Il 60% delle ricadute
va all'hospitality, che crea valore per 212 milioni di euro tra
ricettività (106,7 milioni), attività sportive e commerciali
(56,6) e ristorazione (50,2).
In base all'analisi "il moltiplicatore è significativo: un
euro di valore della produzione degli impianti di risalita ne
genera quasi tre sull'intero sistema socio-economico
valdostano".
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