"E' vero, il costo del servizio è
aumentato, quindi probabilmente nessuno pagherà di meno". Così
la vicesindaca di Aosta con delega alle Finanze, Josette Borre,
durante il dibattito in Consiglio comunale che ha portato
all'approvazione della tassa sui rifiuti con misurazione
puntuale (Tarip) per il 2025.
Tra le novità, la quota per un numero minimo di conferimenti
di rifiuti urbani residui (non riciclabili). Nel caso delle
utenze domestiche, un single ha inclusi 12 'svuotamenti' da 35
litri ciascuno, per un totale di 420 litri. Volume che sale a
490 litri (14 svuotamenti) per i nuclei di due componenti, a 560
litri (16) per quelli di tre e quindi a salire, sino ai 770
litri (22 svuotamenti) per le famiglie di sei o più persone.
Un'altra quota deriva da ogni conferimento aggiuntivo di
rifiuto: a prescindere dal numero di persone del nucleo
familiare, ogni svuotamento in più costerà 2,91 euro (0,083238
euro al litro). Le altre due quote di cui si compone la Tarip
riguardano una tariffa fissa per metro quadro - che fa
riferimento alle componenti essenziali del costo del servizio -
e una variabile in base al numero di componenti del nucleo
familiare (relativa alle quantità presunte di rifiuti
differenziati, che comunque non vengono misurate in modo
puntuale).
Entro il primo dicembre prossimo vanno presentate le
dichiarazioni per le esenzioni nel caso di Isee non superiore a
8.500 euro. Riduzione del 25% con Isee entro i 9.530 euro e, per
famiglie con almeno quattro figli, con Isee fino a 20 mila euro.
Il riepilogo del piano finanziario prevede costi totali per 8
milioni 578 mila 680 euro, di cui 4 milioni 477 mila 748 euro
fissi e 4 milioni 100 mila 932 euro variabili.
Per il 2025 sono previste due rate in acconto (con scadenze 28
novembre 2025 e 30 giugno 2026) e altre due rate a saldo (31
marzo 2026 e 30 aprile 2026), che comprenderanno anche quanto
dovuto per gli eventuali conferimenti aggiuntivi di rifiuti non
riciclabili.
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