Con lo sciopero di oggi alla Core informatica di Pont-Saint-Martin "un primo risultato è stato ottenuto. Le lavoratrici e i lavoratori hanno finalmente percepito lo stipendio del mese di marzo, dopo settimane di incertezza. Un risultato importante, ma che rappresenta solo un primo passo raggiunto in una situazione ancora complessa e tutt'altro che risolta". Lo riferiscono in una nota i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil Vda, Uilm Uil Canavese, Nidil Cgil, Uiltemp Piemonte. Tuttavia altri 13 lavoratori in somministrazione, a differenza dei colleghi dipendenti, "non hanno ricevuto lo stipendio di marzo". Per questo Nidil Cgil Vda e Uiltemp Piemonte annunciano azioni "sindacali e legali".
Soddisfazione per la partecipazione al presidio di oggi di "oltre 60 lavoratori" davanti ai cancelli dell'azienda.
Secondo i sindacati permane "una grave mancanza di comunicazione da parte dell'azienda. Le lavoratrici e i lavoratori non hanno alcuna chiarezza sulle prospettive future.
Questo silenzio, protratto e sistematico, alimenta preoccupazioni e timori legittimi. Come organizzazioni sindacali continueremo a chiedere con forza l'apertura di un dialogo costruttivo. Finora, i tentativi di confronto si sono scontrati con una chiusura inspiegabile da parte dell'azienda, che si rende disponibile solo in concomitanza con l'annuncio degli scioperi, organizzando riunioni all'ultimo momento e sbloccando - come nel caso dello stipendio - i pagamenti arretrati".
"Riteniamo - proseguono - che la trasparenza da parte dell'azienda sia non solo doverosa, ma necessaria per ridare fiducia e prospettiva a chi ogni giorno manda avanti la produzione. Come sindacati siamo pronti a proseguire la mobilitazione, anche con scioperi a oltranza, se questo porterà anche solo a un segnale positivo per il futuro dei lavoratori".
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