"Per garantire e accrescere il ruolo
delle Regioni nell'ambito della complessiva governance
dell'Unione europea vanno valorizzati tutti gli spazi di
partecipazione.
In questo senso, il Comitato delle Regioni è una delle sedi più
preziose. Una prospettiva che sarebbe ulteriormente valorizzata
qualora il Comitato delle Regioni venisse in futuro riformato,
per renderlo non più un organo esclusivamente consultivo, ma
un'autentica Camera di rappresentanza delle autonomie locali e
regionali, dotata di potere di indirizzo, di iniziativa
legislativa e di controllo rispetto alle altre istituzioni
europee. Questo è uno dei profili oggetto di una risoluzione
approvata all'unanimità da questo Consiglio, nel marzo del 2022,
all'esito della partecipazione ai lavori della Conferenza sul
futuro dell'Europa". Lo ha detto il presidente del Consiglio
Valle, Alberto Bertin, aprendo i lavori dell'Assemblea
valdostana in sessione europea e ai quali ha partecipato anche
la presidente del Comitato delle Regioni, Kata Tüttő.
In vista della ricorrenza della Festa dell'Europa, Bertin ha
osservato: "Il 9 maggio di ogni anno ci ricorda l'intuizione
formidabile che sta alla base della stessa idea di Unione
europea: la condivisione, ad un livello sovrastatale, di valori
e principi di pace, libertà, pluralismo, uguaglianza, rispetto
dei diritti umani, tutela delle minoranze e solidarietà. Valori
e principi che devono riflettersi nelle politiche dell'Europa
tutta. Guardare solo agli Stati membri e alle istituzioni
europee, però, non basta. È nelle democrazie regionali e locali
che si esercitano, in maniera più diretta e concreta, quei
diritti che fanno degli europei, nel loro insieme, una comunità
capace di condivisione e inclusione delle diversità. È da qui,
dalla valorizzazione della prossimità e della partecipazione
democratica al livello più vicino ai cittadini, che passa il
futuro dell'Europa e della sua Unione".
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