"La Valle d'Aosta ha investito nella
promozione di numerosi progetti transfrontalieri e nella
partecipazione al coordinamento tecnico delle politiche per la
montagna, il che è assolutamente encomiabile, ma in realtà
continuiamo a scivolare da un canale di finanziamento all'altro
che troppo spesso faticano ad affrontare in maniera strutturale
le questioni di fondo". Lo ha detto in aula Stefano Aggravi,
capogruppo di Rassemblement valdotain, intervenendo al dibattito
della sessione europea e internazionale.
"Dobbiamo fare un passo avanti. Chiediamo il diritto alla
giustizia fiscale territoriale affinché l'Europa riconosca le
aree montane come aree strutturalmente svantaggiate
economicamente, prevedendo forme stabili e sostenibili di
agevolazioni fiscali per cittadini e imprese, consentendo un
reale riequilibrio competitivo con le aree di pianura. Non è
sufficiente stanziare fondi in base al progetto. È necessario
restituire ai territori la libertà di decidere, di investire e
di crescere", ha aggiunto. Inoltre "a livello internazionale la
Regione partecipa anche ad importanti iniziative, tra cui il
Grand Continent Summit, dedicato a temi di grande portata, ma
quali sono le ricadute concrete? Stiamo elaborando politiche
incisive per le nostre comunità o sono solo una facciata in cui
il peso delle parole supera quello delle decisioni? La montagna
non è una periferia: è un laboratorio, una frontiera,
un'identità".
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