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>ANSA-BOX/Il personaggio, Cantalamessa predicatore dei Papi

>ANSA-BOX/Il personaggio, Cantalamessa predicatore dei Papi

Il cardinale terrà la catechesi al conclave

ROMA, 06 maggio 2025, 17:26

Redazione ANSA

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di Stefano Secondino "Io ho continuato per tutta la vita a fare quello che facevo da bambino, quando portavo acqua ai mietitori nel campo dei nonni durante la Seconda guerra mondiale. È cambiata solo l'acqua che porto - la Parola di Dio - e sono cambiati i mietitori, tra i quali, per oltre 40 anni, ci sono stati tre pazientissimi Pontefici: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e ora Francesco».
    Così il cardinal Raniero Cantalamessa, 91 anni, descriveva l'anno scorso su Avvenire il suo lavoro. Per 44 anni, dal 1980 al 2024, è stato predicatore della Casa Pontificia. Ovvero, il religioso che in Quaresima tiene le prediche del venerdì al papa e alla Curia. Domani pomeriggio, sarà lui a tenere la catechesi ai cardinali elettori del conclave, subito dopo l'ingresso alla Sistina e prima della prima votazione.
    Non è un debutto per lui. Anche nel 2005, al conclave che elesse Benedetto, tenne un'esortazione ai cardinali appena riuniti. All'epoca, non era ancora cardinale. Oggi lo è, ma data l'età, non potrà votare.
    Probabilmente, la cosa non lo interessa molto. La vera vocazione di Cantalamessa, frate cappuccino, non è fare il principe della Chiesa. E' predicare. Quando Francesco l'ha fatto cardinale, nel 2020, ha chiesto espressamente di non essere nominato anche vescovo. "Volevo morire col mio abito francescano", ha spiegato.
    Padre Raniero è nato a Colli del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, nel 1934. Giovanissimo è diventato frate cappuccino. Si è laureato in Teologia e poi in Lettere classiche ("volevo sapere bene il greco e il latino per studiare i Padri della Chiesa").
    A Milano è diventato assistente del venerabile Giuseppe Lazzati al corso di Storia delle origine cristiane alla Cattolica, per poi succedergli nella cattedra. Studia Sant'Agostino, Pascal, Kierkegaard, Peguy, Claudel, ma anche i romanzieri russi e la mistica medievale Angela da Foligno. Nel tempo libero, fa scalate sulle Dolomiti col futuro cardinale Carlo Maria Martini.
    Nel 1979, la svolta. Abbandona la cattedra universitaria per dedicarsi a tempo pieno alla sua vera vocazione, la predicazione. Nel 1980 Giovanni Paolo II lo nomina predicatore della Casa Pontificia. Quando non lavora in Vaticano, gira per l'Italia e il mondo a organizzare esercizi spirituali e ritiri.
    Interviene spesso ad assemblee di protestanti: arriva a predicare a Westminster di fronte alla regina Elisabetta, capa della Chiesa anglicana.
    Ma non gli basta. Dal 1982, comincia a commentare il Vangelo su Rai1. Per 14 anni, condurrà la rubrica "Le ragioni della speranza". Parallelamente, scrive libri di spiritualità, che vengono tradotti in una ventina di lingue. La sua base diventa l'eremo dell'Amore misericordioso a Cittaducale, in provincia di Rieti, in una piccola comunità di Clarisse.
    «Predicare la Parola di Dio è la cosa più bella che ti possa capitare - raccontava l'anno scorso ad Avvenire -, perché sai di annunciare la buona notizia, la verità". Domani, l'annuncerà ai confratelli che devono eleggere il papa.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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