"Siamo molto contenti,
è davvero un grande segno di vicinanza". Lo dice l'ambasciatore
ucraino presso la Santa Sede Andrii Yurash parlando della
telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e Papa
Leone, sottolineando anche che "è la prima telefonata tra il
Pontefice e un Capo di Stato". "Oggi è stato davvero un momento
molto importante dopo il Regina Coeli" di ieri, il primo per
Papa Prevost, nel quale "ha chiesto per l'Ucraina non solo la
pace ma una pace autentica, giusta e duratura".
"Credo che questa sia stata solo la prima telefonata e che ci
sia un impegno a sentirsi e incontrarsi anche successivamente",
ha aggiunto l'ambasciatore parlando con l'ANSA. Quanto alla
possibilità di un viaggio del Papa a Kiev, considerato l'invito
di Zelensky, l'ambasciatore si limita a rispondere: "Non so che
cosa ha risposto...".
Intanto una nuova occasione di incontro, questa volta con la
gente ucraina che vive a Roma, ci sarà mercoledì 14 maggio.
Secondo quanto riferito dallo stesso ambasciatore, il Papa
incontrerà alle 10 nell'Aula Paolo VI i rappresentanti di tutte
le Chiese orientali, compresa la greco-cattolica ucraina. "Credo
che ci saranno tanti ucraini", conclude ancora l'ambasciatore
Yurash.
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