"Sono stato vescovo in grandi
realtà, Roma, Vicenza, Torino e poi anche Susa. Devo ringraziare
voi perché la Diocesi di Torino è stata per me un momento
fondamentale e decisivo". Queste le parole di congedo rivolte al
clero diocesano, al termine della messa del crisma,
dall'arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia, che si appresta a
lasciare l'incarico a don Roberto Repole dopo 11 anni di
episcopato.
"Rimango a Torino - ha ricordato -. Volevano che andassi a
Roma a tutti i costi ma ho pensato di essere ancora vicino a
questa Diocesi. Vi ringrazio per quello che avete fatto per me e
chiedo scusa se certe cose non mi sono andate bene, perché
questo capita a un vescovo, ma ho sempre trovato grande
accoglienza e disponibilità". Nell'omelia, monsignor Nosiglia ha
poi ringraziato per la "grazia che il Signore mi ha fatto
chiamandomi tra voi ad essere vescovo, padre ed amico. Mi sono
sempre chiesto come predicavo, come facevo catechesi, come
aiutavo i poveri, i senza dimora e gli operai privi di lavoro,
come dirigevo le anime e questo mi sollecitava a confrontarmi
con gli altri presbiteri, a studiare ed approfondire vie nuove
di evangelizzazione e di preghiera. Ho imparato con voi a
lavorare insieme - ha concluso - per rendere il nostro
presbiterio un soggetto forte e di sostegno reciproco,
garantendo così un effetto moltiplicatore anche delle nostre
fatiche pastorali".
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