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Terrae Aquae, l'intelligenza del mare alla Biennale Architettura

Terrae Aquae, l'intelligenza del mare alla Biennale Architettura

Il progetto del Padiglione Italia curato da Salimei

ROMA, 14 marzo 2025, 14:50

Redazione ANSA

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Guardare l'Italia dal mare come un cambiamento di prospettiva che impone la necessità di ripensare il progetto del confine tra terra e acqua come sistema integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio. È questo il senso del progetto Espositivo del Padiglione Italia alla 19/a Mostra internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia curato dall'architetta Guendalina Salimei e dalla direzione generale Creatività Contemporanea del ministero della Cultura.
    L'esposizione, che si terrà dal 10 maggio al 23 novembre alle Tese delle Vergini dell'Arsenale di Venezia, punta a ridare centralità al rapporto strutturale tra l'acqua e la terra, tra infrastruttura e paesaggio, città e costa, elementi che incidono sull'identità del paese e sui delicati equilibri tra ambiente, uomo, cultura ed economia che devono essere sia tutelati sia riprogettati per adattarsi al futuro.
    "Il rapporto tra la terra abitata e l'acqua è la ragione del progetto che è giunto a guadagnarsi il Padiglione Italia. Noi italiani con il mare, soprattutto con i chilometri di costa, ci siamo misurati da sempre, da prima ancora che gli elleni e gli altri popoli venissero ad arricchire la nostra presenza e la nostra cultura" ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, presentando il progetto al Collegio Romano. "Ribaltare la prospettiva guardando l'Italia dall'acqua e non l'acqua dall'Italia è un esercizio che Guendalina Salimei ci invita a fare immersi in onde virtuali a osservare le proposte che vengono dal mare per il mare: un luogo, il Mediterraneo, una soluzione, il Mediterraneo" sottolinea anche il presidente della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco.
    L'obiettivo di Salimei è di mettere in gioco diverse forme di intelligenza coordinate tra loro: "La mostra coinvolgerà progettisti studiosi ed operatori della cultura insieme a giovani poeti, artisti, enti di ricerca". Per stimolare e risvegliare un'intelligenza collettiva capace di innescare un rinnovamento che parta dalle coste italiane per espandersi a livello globale.
   

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