E' stato celebrato oggi alla
questura di Venezia l'anniversario della morte del commissario
Albanese, ucciso all'età di 33 anni, a Mestre dalle Brigate
Rosse il12 maggio 1980 all'interno della sua auto, all'incrocio
tra via Comelico e via Rielta, mentre stava andando al lavoro..
Erano presenti, tra gli altri, la vedova, Teresa Friggione,il
questore Gaetano Bonaccorso, il prefetto di Venezia, Darco
Pellos, e in rappresentanza della città, l'assessore comunale
alla Sicurezza, Elisabetta Pesce. La giornata si è aperta con la
commemorazione di Albanese, davanti alla lapide posta in sua
memoria.
All'impianto sportivo di Zelarino, invece, si sono svolte le
premiazioni del torneo di calcio intitolato ad Albanese, giunto,
dopo i tre anni di stop dovuti al Covid, alla sua 427A edizione:
ad aggiudicarselo è stata la squadra dell'Actv, che ha sconfitto
in finale quella della Polizia locale di Venezia.
L'appuntamento è stato anche l'occasione per raccontare e
ricordare la figura del commissario agli studenti delle scuole
del territorio che hanno partecipato, nel corso di questo anno
scolastico, ai progetti sulla diffusione della cultura della
legalità promossi dall'Anps, l'associazione nazionale della
Polizia di Stato. "Albanese - ha detto Pesce - è un uomo che ha
sacrificato la propria vita per i principi di giustizia e di
legalità in cui credeva: è importante continuare a onorarne la
memoria, e a far conoscere la sua figura alle nuove generazioni.
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