(ANSA) - PESCARA, 23 MAG -La Procura di Pescara ha emesso un'ordinanza di demolizione per le opere giudicate abusive del complesso balneare Lido delle Sirene-Cafè Les Paillotes, di proprietà di Filippo Antonio De Cecco, in virtù della sentenza di condanna sancita in Cassazione e dell'ordinanza di dissequestro, decisa qualche mese fa dal Tribunale di Pescara, finalizzata alla rimozione delle stesse opere. L'ordinanza è stata notificata dalla Guardia di Finanza a De Cecco, al Comune di Pescara e all'Agenzia del Demanio di Abruzzo e Molise. Nello scorso gennaio il Comune di Pescara aveva emesso due ordinanze di demolizione. Provvedimenti che De Cecco ha impugnato davanti al Tar. Lo stabilimento, situato in Piazza Le Laudi, venne sequestrato il 17 dicembre 2007 nell'ambito dell'inchiesta della magistratura pescarese su abusi edilizi e irregolarità nelle concessioni demaniali. Secondo gli investigatori, la struttura sarebbe stata ampliata, sfruttando permessi rilasciati per effettuare semplici manutenzioni e per eliminare le barriere architettoniche, in assenza quindi di titolo edilizio ed in violazione del Prg. Il 12 luglio del 2011 il Tribunale di Pescara aveva condannato De Cecco a undici mesi di reclusione con un'ammenda di 39 mila euro e il direttore dei lavori, Nicola Di Mascio, a sei mesi di reclusione con 24 mila euro di ammenda; come pena accessoria venne stabilita la demolizione delle opere abusive e il ripristino dello stato dei luoghi. Il 16 giugno 2012 la condanna venne confermata in secondo grado davanti alla Corte d'Appello dell'Aquila: contro questa sentenza De Cecco aveva fatto ricorso in Cassazione, ma il 7 marzo 2013 la suprema corte aveva rigettato la sua istanza. Lo scorso 29 gennaio l'assessore comunale alla Gestione del Territorio, Marcello Antonelli, aveva annunciato, al termine di una Conferenza dei Servizi che aveva negato la sanatoria richiesta da De Cecco, l'emissione di due ordinanze di demolizione delle opere abusive: la prima da parte dello Sportello Unico Antiabusivismo e Condono, la seconda dell'Ufficio Demanio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA