"Una sensibile alterazione degli
equilibri dell'alveo del fiume Pescara". Questo, come spiegato
dal comandante regionale del Corpo Forestale, Ciro Lungo, è il
grave effetto ambientale dovuto ai trasporti irregolari di
terreno di scavo scoperti dal Cfs che ha portato a cinque misure
cautelari, 18 indagati complessivi e il sequestro di 3 milioni
di euro eseguito dal Gico della Guardia di finanza.
I danni all'ambiente porteranno a una prosecuzione
dell'inchiesta coordinata dalla direzione distrettuale antimafia
dell'Aquila, come confermato dal comandante Lungo. "Accanto al
centro commerciale Megalò abbiamo scoperto riporti illegali di
terre da scavo che hanno variato il livello del suolo di un
metro a monte e di quattro metri a valle - ha aggiunto il
responsabile del Nipaf di Pescara del Corpo Forestale, Annamaria
Angelozzi. "Il sito di partenza e di destinazione sono sempre
molto vicini", ha fatto notare sulla ridotta distanza tra i due
cantieri, spiegando che gli accertamenti sono avvenuti
"attraverso la consulenza dell'ingegner Francesco Napolitano
dell'Università Sapienza di Roma, che ha analizzato l'area del
centro commerciale con ortofoto e rilievi sul posto".
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