Il sindaco di Colledara (Teramo),
Manuele Tiberii, critico perché nell'anticipazione del
Governatore d'Abruzzo su quella che sarà l'individuazione del
nuovo cratere sismico nella provincia Teramana, il comune
montano da lui amministrato non figura nonostante, rende noto,
"tre zone rosse, 129 sfollati, una scuola inagibile, 12 chiese
danneggiate e inagibili, famiglie senza casa superiori rispetto
al terremoto del 2009 di L'Aquila".
"Si è raccontato - scrive in una nota - nelle televisioni
regionali, scritto in tutti i quotidiani e addirittura nel Times
di Londra, ma sembra che a Colledara il Terremoto non ci sia
stato, ora sarò costretto ad inviare una mail in Inghilterra per
dire che gli immobili 'bombardati' che hanno fotografato
'risalgono alla seconda guerra mondiale' e non sono stati
danneggiati il 30 ottobre 2016".
"Adesso ci aspettiamo che anche i nostri politici facciano
qualcosa perché - aggiunge Tiberii - non si può sostenere, in
questo momento di difficoltà economica della popolazione e delle
piccole amministrazioni comunali, che le agevolazioni derivanti
dall'inserimento nel cratere sismico siano ininfluenti. Per un
comune come il mio, poter spendere 150.000 bloccati dal famoso
patto di stabilità significa dare numerose risposte agli
innumerevoli problemi presenti nel territorio. Poter assumere
personale, implica fornire un miglior servizio ad un cittadino,
accelerare il processo di ricostruzione, assistere meglio la
popolazione coinvolta in questa tragedia".
"Il Presidente della Regione ci ha garantito che in settimana
tornerà nelle nostre zone e speriamo che questi giorni siano
utili per ripensare alle scelte fatte, analizzare meglio le
reali condizioni dei nostri territori, per evitare alla mia
popolazione - conclude - di essere 'cittadini teramani di serie
B'".
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