"È difficile trovare, non solo
nel Mezzogiorno, ma nell'Italia intera, una conca intermontana
così densa di storia come il Fucino. Da qualunque versante
dell'agire umano lo si consideri: tecnico-ingegneristico,
artistico-letterario, politico-sociale, agricolo-industriale".
Inizia così il libro "Una storia esemplare", scritto dallo
storico di economia Costantino Felice, 78 anni, già docente di
storia economica dell'università D'Annunzio e considerato tra i
più importanti esperti di storia del Mezzogiorno con particolare
riferimento ad Abruzzo e Molise. L'opera è stata presentata
nella sala Irti di Avezzano in un incontro promosso da
Coldiretti L'Aquila e Comune di Avezzano.
"Un evento per ricordare la piana più nota del centro Italia
ripercorrendo le tappe principali della sua storia - dice
Domenico Roselli, Direttore di Coldiretti L'Aquila - dalla
bonifica alla creazione del distretto ortofrutticolo e
agroindustriale passando per la riforma agraria. L'incontro è un
tuffo nel passato, ma anche un momento di riflessione sul
presente".
"A dispetto della consueta immagine di atavico immobilismo
meridionale desunta in particolare dallo stereotipato 'cafone'
siloniano, il Fucino è scenario grandioso e palpitante di un
protagonismo sociale e politico che travalica la dimensione
locale - scrive il professor Felice nell'introduzione del volume
edito da Donzelli - spiccate peculiarità hanno focalizzato sul
Fucino attenzioni di tipo prettamente economico e, nelle sue
forme di produzione e di organizzazione si riflettevano, con
forte impatto sulle strategie generali, equilibri del mercato
interno ed estero, indirizzi governativi, umori e orientamenti
di classi e ceti sociali. Il Fucino consente pertanto di
ragionare ancora su una serie di nodi tematici -
nobiltà/borghesia, economia/contesto, centro/periferia,
Stato/mercato - che da sempre impegnano le riflessioni della
migliore storiografia meridionalistica e nazionale".
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