Il Tribunale di Chieti non ha
omologato il concordato preventivo e ha dichiarato il fallimento
di Teateservizi, la società totalmente partecipata dal Comune
che gestisce la riscossione dei tributi e i parcheggi a
pagamento a Chieti. L'istanza di fallimento era stata presentata
dal sostituto procuratore di Chieti Giuseppe Falasca; la
società, guidata dal liquidatore, il commercialista Luca Di
Iorio, ha chiesto l'ammissione al concordato preventivo.
Curatore fallimentare è stato nominato l'avvocato Guglielmo
Flacco, l'adunanza per l'esame dello stato passivo è fissata per
il prossimo 13 giugno. "Abbiamo cercato di salvare una società
che, quando siamo stati eletti, era già in condizioni più che
critiche, con tre esercizi di bilancio non ancora approvati, per
questo ci siamo fatti carico di recuperare tutto il tempo
perduto - dicono il sindaco Diego Ferrara e il presidente del
Consiglio comunale Luigi Febo - Avevamo scelto la via della
cura, anche per Teateservizi, sia per tutelare le tante e
delicate funzioni che la società assolve per il Comune, a
partire dalla riscossione, sia per il fattore umano. Sebbene non
sia l'epilogo auspicato, la sentenza c'è, va rispettata e
seguiremo la delicata fase delle conseguenze della decisione
presa dai giudici. Abbiamo già attivato la struttura comunale
per la fase che segue e per tutelare con tempestività, efficacia
e trasparenza i servizi appannaggio della società, trovando il
modo di fare ciò che è nelle competenze dell'Amministrazione per
assicurare un futuro ai lavoratori. Ringraziamo il liquidatore
Luca Di Iorio e quanti si sono adoperati in questi due anni per
un tentativo di salvataggio. Ringraziamo anche gli assessori e i
consiglieri comunali - concludono Ferrara è Febo - che, come
noi, hanno dato cuore, impegno e tempo al tentativo di rilancio,
votando per una scelta che, seppur difficile, era quella che
sentivamo di dover fare, per portare Chieti fuori dai grandi
problemi, le quotidiane emergenze, lo stallo: la palude in cui
l'abbiamo trovata nel 2020".
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