Un aumento di 280 euro mensili sui
tre anni, riduzione dell'orario di lavoro, più sicurezza e
investimenti, le basi della piattaforma sindacale a cui, però,
finora nessuno ha risposto. Tornano ad incrociare le braccia gli
operai della Marelli di Sulmona per la vertenza dei
metalmeccanici che resta ancora irrisolta.
Nello stabilimento peligno, il prossimo 28 marzo, si
osserveranno otto ore di sciopero proclamato a livello
nazionale. Ma la Marelli si gioca una vertenza ben più
importante, che più che al rinnovo mira al mantenimento di
contratti e posti di lavoro.
I dipendenti della fabbrica lavorano con gli ammortizzatori
sociali con la riduzione lavorativa del 45% e con il
mantenimento del bagaglio contributivo. Entro dicembre sono
previsti 147 esuberi e di nuove commesse nemmeno l'ombra. In più
una linea di produzione della Stelvio cesserà a fine anno. Al
momento sono 444 i dipendenti dello stabilimento peligno.
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