Giardini botanici a
confronto, scambi di esperienze e spunti di ricerca. Festeggiare
i 20 anni del Giardino Botanico "Daniela Brescia" a Sant'Eufemia
a Maiella (Pescara), a circa 900 metri di quota nel Parco
nazionale della Maiella, è stata l'occasione, nel fine settimana
appena trascorso, per fare il punto sul ruolo di queste aree
dedicate alla tutela della biodiversità e comprendere quanta
passione e competenza siano necessarie per mantenerle. Ne hanno
parlato i protagonisti nel corso del convegno di domenica 5 "Il
patrimonio floristico della Maiella e le attività di
conservazione in situ", nell'ambito di ''Naturarte', evento
locale allestito per "Appuntamento in Giardino", festa dei
giardini italiani promossa dall'Associazione Parchi e Giardini
d'Italia (Apgi).
Riconosciuto Giardino di Interesse regionale dalla Regione
Abruzzo nel 2001, quello di Sant'Eufemia si estende su 43.000
metri quadri, ospita l'erbario del Parco, con oltre 1000
campioni vegetali a disposizione di ricercatori e studenti,
nonché un laboratorio per l'essiccazione delle erbe officinali e
l'estrazione degli oli essenziali, attività alle quali stanno
collaborando con entusiasmo i giovani volontari del Servizio
civile universale. All'interno del Giardino sorge anche un
vivaio: sui suoi 4500 metri quadri viene effettuata la
riproduzione di piante autoctone, da impiegare negli interventi
di rinaturalizzazione, in campo agricolo e ornamentale. Dal 2011
il vivaio ha l'autorizzazione fitosanitaria per produzione e
commercio dei vegetali; una visita in occasioni come quella
dello scorso fine settimana, grazie anche a laboratori e
minicorsi di giardinaggio, consente di conoscere, guidati dai
tecnici del Parco, le piante autoctone e di apprezzarne le
qualità e il possibile utilizzo. Ogni anno nel Giardino Botanico
di Sant'Eufemia viene effettuata la raccolta semi finalizzata a
operazioni di scambio con i giardini botanici in Italia e,
soprattutto, a livello internazionale.
Diversa e altrettanto interessante la funzione del 'Giardino
della Flora Appenninica' di Capracotta (Isernia), presentato
dalla direttrice Paola Fortini. Gestito da un Consorzio nato nel
2003 fra Università degli Studi del Molise, Comune di
Capracotta e Regione Molise, il Giardino è situato a 1525 metri
di quota ed esteso su circa 10 ettari. Aperto e visitabile da
maggio a ottobre, meteo permettendo anche fino a novembre, nel
giardino di Capracotta si è scelto di creare gli habitat
dell'Appennino centro-meridionale, ha spiegato Fortini
aggiungendo che vi si praticano attività didattiche di
educazione alla natura, vivaistica, ricerca e iniziative di
sostenibilità ambientale.
"Solo dagli anni '80 è stata riconosciuta l'importanza dei
giardini botanici nella conservazione di piante e semi - ha
detto nel suo intervento Costantino Bonomi, responsabile Area
Botanica del Museo delle Scienze di Trento (Muse) e referente di
Bgci, Botanical Garden Conservation International - Plants for
the Planet, sottolineando che è nella missione dei Giardini
Botanici lavorare per la tutela della biodiversità. Tutela che
consiste anche nel corretto utilizzo e in una adeguata
valorizzazione, come testimoniano i recenti accordi del Parco
della Maiella con due realtà imprenditoriali abruzzesi, la
Cantina Orsogna, che produce 'vini fermentati con la
biodiversità della Maiella', e la storica distilleria Toro: il
protocollo d'intesa siglato con quest'ultima prevede un
programma congiunto di azioni per la tutela e la valorizzazione
della genziana e delle altre piante di interesse liquoristico
del Parco.
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