Salari per impiegati e quadri
uomini-donne allineati, cultura aziendale, programmi per la
conciliazione tra vita privata e lavorativa, inclusione e
rispetto delle diversità. Per questi motivi Ibl banca ha
ottenuto la certificazione della parità di genere. Nell'istituto
bancario indipendente basato a Roma le donne rappresentano il
56% della forza lavoro composta a livello di gruppo da 900
dipendenti.
Ibl Banca si è sottoposta all'audit di certificazione
effettuato da Certitalia, organismo specializzato nel settore e
riconosciuto da Accredia, l'ente unico nazionale di
accreditamento.
L'iter di certificazione ha consentito di strutturare
ulteriormente l'impegno di Ibl Banca nella parità di genere con
sviluppi su molteplici fronti quali la creazione di una politica
di gruppo in materia di diversità e inclusione e parità di
genere, l'istituzione di un comitato guida per gestire le
tematiche relative alla parità di genere e all'inclusione,
l'introduzione di un piano strategico triennale per la parità di
genere.
"Questa certificazione rappresenta un riconoscimento
importante, a cui teniamo molto, ma non ci fermiamo qui"
commenta Giuseppina Baffi, responsabile risorse Umane e
relazioni istituzionali di Ibl Banca. "Continuiamo a darci
obiettivi ambiziosi impegnandoci a garantire l'equilibrio di
genere e una buona conciliazione tra vita privata e lavorativa
per tutti i ruoli e per tutti i livelli aziendali, mettendo al
centro il merito, le competenze e anche valori soft come il
senso di appartenenza e la capacità di lavorare in squadra. Il
gruppo Ibl Banca riconosce nella motivazione e nello sviluppo
professionale delle proprie persone un elemento cardine e
centrale della sua strategia di crescita. Nel 2023 il nostro
tasso di turnover si è attestato al 4% - un dato molto basso e
pari a metà rispetto all'anno precedente, a dimostrazione del
buon clima e delle opportunità di crescita interna".
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