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Italia indietro su mobilità sostenibile, troppe auto e smog

Italia indietro su mobilità sostenibile, troppe auto e smog

Legambiente, 'pesa dirottamento fondi su altri obiettivi'

ROMA, 18 marzo 2025, 12:08

Redazione ANSA

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In Italia la mobilità sostenibile viaggia a rilento. A pesare in primis il taglio delle risorse destinate al settore e il primato del più alto tasso di motorizzazione dell'Ue: 694 autovetture per 1.000 abitanti (571 la media Ue), con città dove l'emergenza smog è cronica. Siamo indietro rispetto alle capitali europee anche in fatto di km di linee metropolitane, tram e ferrovie. Buone notizie riguardano, invece, le colonnine elettriche - il Paese vanta 64.391 punti di ricarica, più di UK, Francia e Germania - e merita una menzione l'impegno di diverse città italiane che, pur tra mille difficoltà, optano per soluzioni più sicure, accessibili e a basso impatto ambientale come accade ad esempio a Milano, Roma e Messina. A scattare questa fotografia è Legambiente con la I edizione del Forum Nazionale Mobilità "Dalle politiche urbane a quelle industriali. Quale futuro per la mobilità in Italia?" in partnership con Enel. Obiettivo del Forum fare un punto sul futuro della mobilità sostenibile e dell'industria automotive.
    Quest'ultima, una volta fiore all'occhiello dell'industria nazionale, oggi si trova schiacciato tra la necessità di una transizione ecologica e l'assenza di una strategia industriale adeguata. Per questo Legambiente chiede al governo Meloni un cambio di rotta immediato: in primis con il ripristino del Fondo Automotive, risorse adeguate al TPL, piano di elettrificazione del trasporto pubblico, non abbondonare i progetti di gigafactory sul territorio nazionale e un piano dedicato alla mobilità nel Social Climate Fund. I dati parlano chiaro, secondo Legambiente: "nessun fondo previsto nella legge di bilancio 2024 per il trasporto rapido di massa, per la ciclabilità e la mobilità dolce, l'87% delle risorse infrastrutturali è stato destinato al Ponte sullo Stretto fino al 2038, mentre per il Fondo Automotive le risorse sono state dimezzate passando dagli 8,7 miliardi inizialmente previsti entro il 2030 a soli 450 milioni nel 2025 e 200 milioni annui per gli anni successivi.
   
   

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