Tra le aziende della moda nei
prossimi tre anni si stima una crescita del 31% nell'adozione
dell'intelligenza artificiale a supporto della transizione
circolare, seguita dalle piattaforme online per la circolarità
(con una crescita del 19%) e le piattaforme online per la
tracciabilità (+12%). E' quanto emerge dal report 2024/2025 per
potenziare la circolarità delle aziende della moda nel nuovo
quadro legislativo europeo, del Monitor for Circular fashion di
Sda Bocconi. Il report, spiega una nota, analizza gli impatti e
il grado di maturità delle 28 imprese partner del monitor
rispetto a ecodesign, biodiversità, impatto sociale e governance
alla luce delle ultime evoluzioni normative in Europa. Le
aziende partner rappresentano complessivamente 123 mila
lavoratori e nel 2023 hanno generato un fatturato di 34 miliardi
di euro.
Dall'osservatorio emerge inoltre che l'ecodesign è
prioritario per le aziende e le strategie ritenute più efficaci
sono quelle che privilegiano l'utilizzo di materiali rinnovabili
o non tossici, anche considerando gli sviluppi sui requisiti in
materia di compliance chimica. La definizione in atto della
normativa rende tuttavia difficile per le aziende quantificare
costi e ricavi dell'implementazione di queste soluzioni. Il
monitoraggio della filiera produttiva e il rispetto degli
standard ambientali e sociali lungo tutto il ciclo di produzione
è un altro tema rilevante su cui focalizzare i piani aziendali,
anche a seguito dell'entrata in vigore della Csddd, ovvero la
due diligence directive. Il rispetto dell'orario di lavoro e
delle condizioni di sicurezza sono le principali fonti di
rischio percepite dai partner del monitor. Nel report emerge,
infine, che per i consumatori i principali ostacoli all'acquisto
di abbigliamento sostenibile sono il costo (37%), il timore di
contraffazioni (29%) e le preoccupazioni sul greenwashing (22%).
"Oggi manca ancora una cultura della sostenibilità e della
circolarità: le direttive e i regolamenti non possono crearla,
ma stanno spingendo le aziende a muoversi in quella direzione",
commenta Francesca Romana Rinaldi, direttrice monitor for
circular fashion Sda Bocconi. "Spetta alle aziende - prosegue -
mettere in atto strategie e strumenti per plasmare questa
cultura. Il M4cf è uno spazio pre-competitivo dove
ingredient-brands, vendors, brand, retailers e fornitori di
servizi del settore moda possono cooperare nella condivisione di
buone pratiche, avendo come obiettivo l'armonizzazione e
l'accelerazione della twin transition".
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