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Aziende moda verso +31% utilizzo Ia a supporto della transizione

Aziende moda verso +31% utilizzo Ia a supporto della transizione

Il report del Monitor for Circular Fashion di Sda Bocconi

MILANO, 17 febbraio 2025, 15:53

Redazione ANSA

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Tra le aziende della moda nei prossimi tre anni si stima una crescita del 31% nell'adozione dell'intelligenza artificiale a supporto della transizione circolare, seguita dalle piattaforme online per la circolarità (con una crescita del 19%) e le piattaforme online per la tracciabilità (+12%). E' quanto emerge dal report 2024/2025 per potenziare la circolarità delle aziende della moda nel nuovo quadro legislativo europeo, del Monitor for Circular fashion di Sda Bocconi. Il report, spiega una nota, analizza gli impatti e il grado di maturità delle 28 imprese partner del monitor rispetto a ecodesign, biodiversità, impatto sociale e governance alla luce delle ultime evoluzioni normative in Europa. Le aziende partner rappresentano complessivamente 123 mila lavoratori e nel 2023 hanno generato un fatturato di 34 miliardi di euro.
    Dall'osservatorio emerge inoltre che l'ecodesign è prioritario per le aziende e le strategie ritenute più efficaci sono quelle che privilegiano l'utilizzo di materiali rinnovabili o non tossici, anche considerando gli sviluppi sui requisiti in materia di compliance chimica. La definizione in atto della normativa rende tuttavia difficile per le aziende quantificare costi e ricavi dell'implementazione di queste soluzioni. Il monitoraggio della filiera produttiva e il rispetto degli standard ambientali e sociali lungo tutto il ciclo di produzione è un altro tema rilevante su cui focalizzare i piani aziendali, anche a seguito dell'entrata in vigore della Csddd, ovvero la due diligence directive. Il rispetto dell'orario di lavoro e delle condizioni di sicurezza sono le principali fonti di rischio percepite dai partner del monitor. Nel report emerge, infine, che per i consumatori i principali ostacoli all'acquisto di abbigliamento sostenibile sono il costo (37%), il timore di contraffazioni (29%) e le preoccupazioni sul greenwashing (22%).
    "Oggi manca ancora una cultura della sostenibilità e della circolarità: le direttive e i regolamenti non possono crearla, ma stanno spingendo le aziende a muoversi in quella direzione", commenta Francesca Romana Rinaldi, direttrice monitor for circular fashion Sda Bocconi. "Spetta alle aziende - prosegue - mettere in atto strategie e strumenti per plasmare questa cultura. Il M4cf è uno spazio pre-competitivo dove ingredient-brands, vendors, brand, retailers e fornitori di servizi del settore moda possono cooperare nella condivisione di buone pratiche, avendo come obiettivo l'armonizzazione e l'accelerazione della twin transition".
   

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