Prendendo la parola, il presidente dell'Organizzazione Tunisina per l'Acqua e le Foreste, Jamel Laabidi, ha sottolineato gli ostacoli all'uso ottimale delle risorse idriche per l'irrigazione, come l'impatto dei cambiamenti climatici, la frequenza degli anni di siccità negli ultimi dieci anni, il degrado delle reti di distribuzione idrica e le difficoltà nel recupero dei crediti vantati dai gruppi idrici. E ha chiesto un'accelerazione nell'attuazione delle riforme necessarie per garantire una migliore mobilitazione delle riserve idriche, sia nelle dighe che nelle reti di irrigazione e di acqua potabile, sottolineando la necessità di finalizzare i vari progetti programmati.
Il governatorato di Jendouba è considerato la riserva idrica dell'intero Paese, ha sottolineato l'esperta di risorse idriche Sakina Hakimi, aggiungendo che "la regione fornisce circa il 16% di tutte le risorse idriche nazionali, stimate in 703 milioni di metri cubi all'anno". (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA