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Dalla sabbia al mare, inizia la nidificazione delle tartarughe marine

NASTNet elenca alcuni accorgimenti per aiutare la specie

TUNISI, 14 maggio 2025, 14:23

Redazione ANSA

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TUNISI - Inizia in questo periodo di ogni anno in Nord Africa la stagione della nidificazione delle tartarughe marine, un percorso affascinante ma irto di ostacoli per le piccole creature che riusciranno infine a raggiungere il mare. Lo ricorda il Wwf Nordafrica precisando che nel Mediterraneo ci sono tre specie di tartarughe marine: la Tartaruga Caretta caretta, la Tartaruga verde (Chelonia mydas) e la Tartaruga liuto (Dermochelys coriacea). Queste specie nidificano in siti tradizionali noti per le tartarughe marine e altri siti insoliti che cambiano annualmente lungo le coste del Nord Africa e in tutto il Mediterraneo. A lanciare l'allarme sulla difficile situazione delle tartarughe marine è il North Africa Sea Turtles Network - "NASTNet", affiliato al Wwf, che spiega come esse affrontano minacce significative durante il periodo riproduttivo, specialmente a causa di attività umane come la pesca occasionale con reti e canne ed elenca alcuni punti importanti per aiutare a proteggere queste creature in via di estinzione.

La prima raccomandazione dunque è di fare attenzione alla pesca occasionale con reti da colletto e barre (come la barra arancione) che possono soffocare o ferire le tartarughe. Occhio anche all'inquinamento luminoso proveniente dalle aree costiere che confonde le tartarughe, facendole perdere la strada verso il mare, alla presenza di assembramenti di persone o veicoli sulle spiagge che possono distruggere i loro nidi, e all'inquinamento da plastica e ai sacchetti di plastica che possono soffocarle. E un invito ai pescatori ad utilizzare attrezzature non ostili nei confronti delle tartarughe, come esempio dispositivi di rilevamento delle tartarughe (Ted) o barre circolari anziché barre tradizionali, ridurre le attività di pesca nelle zone vicine alle spiagge durante la stagione riproduttiva, non strattonare con forza le tartarughe bloccate nelle reti, ma liberarle con cura e rigettarle in acqua al più presto, contattare le società ambientaliste, proteggere le spiagge sabbiose, evitando di guidare sugli arenili o di appiccare incendi nelle aree di nidificazione.

"I pescatori dovrebbero ricordarsi dell'importanza della conservazione delle tartarughe marine, in quanto parte vitale dell'ecosistema marino", sottolinea North Africa Sea Turtles Network ricordando che "le tartarughe marine sono una specie a rischio globale e la sua protezione è una responsabilità collettiva".

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