Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte tra i 5-29 anni e costano il 3% del PIL globale. Questa piaga colpisce soprattutto i paesi a basso e medio reddito, che rappresentano il 90% dei decessi. Secondo l'OMS, l'Africa ha un tasso di mortalità fino a 19 morti ogni 100.000 abitanti, contro i 7 dell'Europa. Per la prima volta in Africa, questa quarta edizione della conferenza globale sulla sicurezza attende oltre 2.500 partecipanti, tra cui quasi 600 esperti di alto livello, nonché rappresentanti delle agenzie delle Nazioni Unite e delle organizzazioni internazionali coinvolte nella sicurezza stradale, come la Banca Mondiale, il Forum Internazionale dei Trasporti, la Federazione Internazionale della Strada, la Fédération Internationale de l'Automobile (FIA).
Le delegazioni ufficiali sono guidate da più di 100 ministri in rappresentanza di vari paesi del mondo, responsabili dei settori dei trasporti, degli interni, delle infrastrutture e della sanità, secondo un comunicato stampa pubblicato martedì dal ministero. Alla Conferenza parteciperanno anche attori economici di diversi paesi, oltre alla coalizione globale delle componenti della società civile impegnate nella sicurezza stradale. Con una riduzione del 20% degli incidenti mortali negli ultimi anni, il Marocco si sta posizionando come leader regionale nella sicurezza stradale e nella mobilità sostenibile in Africa. L'evento si concluderà con una "Dichiarazione di Marrakech" che servirà come base per l'elaborazione di una risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite dedicata alla sicurezza stradale. Una sorta di road map per raggiungere l'obiettivo fissato dal 'Decennio di azione per la sicurezza stradale' che punta a ridurre del 50% il numero di morti dovute a incidenti stradali entro il 2030, precisa il comunicato.
(ANSAmed).
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